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Cronaca

JESI CREDITO SU PEGNO, L’ASTA DEGLI OGGETTI PREZIOSI

JESI, 20 maggio 2017 – Un tempo le famiglie che si trovavano in momentanee difficoltà economiche facevano ricorso al Monte dei Pegni dove portavano i loro oggetti preziosi per ottenere in cambio il denaro necessario a superare quel momento difficile. Con l’evolversi dell’economia, il nascere degli istituti di credito e il diffondersi degli sportelli bancari sul territorio, mano a mano questo genere di banco di prestito è andato scomparendo. Nella nostra regione ne sono rimasti pochissimi, soltanto tre quelli che fanno capo a Nuova Banca Marche: Pesaro Macerata e Fossombrone, quest’ultima risalente al 1500 e oggi l’unica sede che mette all’asta oggetti preziosi. Questo avverrà domenica 21 maggio, nella sede del Comune forsempronese a partire dalla ore 9 del mattino fino alle 13 e poi, nel pomeriggio, dalle ore 15 alle 19.

Come si conviene ad un’asta, “gli oggetti saranno aggiudicati al migliore offerente e potranno essere pagati in contanti, con carte di credito, bancomat, assegni circolari o, per conoscenza diretta, anche con assegni bancari”.

Ma come funziona il credito su pegno, questo metodo veloce e sicuro per ottenere credito? Il cliente si presenta allo sportello dal Monte dei Pegni dando in garanzia oggetti preziosi come potrebbero esserlo orologi, monili d’oro, anelli, catenine, orecchini, ecc. Il personale del Banco valuta il valore di quanto proposto come deposito dopo aver pesato l’oro proponendo al cliente una somma pari al 75% circa del valore stimato. Se il cliente accetta l’offerta si stipula una polizza di credito su pegno, una sorta di libretto al portatore, della durata di sei mesi. Al termine di questo lasso di tempo il cliente può restituire il prestito e ritornare in possesso del gioiello dato in pegno. Non solo, può anche richiedere il prolungamento del contratto per ulteriori 6 mesi. Quando il cliente ha il denaro necessario al riscatto del suo gioiello può rientrarne in possesso  pagando sia in un’unica soluzione oppure a rate. “La stragrande maggioranza dei prestiti – fanno sapere da Nuova Banca Marche – circa il 90% viene regolarmente rimborsata, con il conseguente riscatto dei gioielli da parte dei clienti. Solo una minima parte non viene riscattata e quindi i gioielli vengono venduti all’asta, a risarcimento dei prestiti”.

(s. b.)

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