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JESI FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI: PRIMA MONDIALE CON “AUCASSIN ET NICOLETTE” (video intervista)

XIX Festival Pergoelsi Spontini

La presentazione nel foyer del Teatro Pergolesi: domani sera alle 21 si va in scena

JESI, 30 agosto 2019 – Sarà “Aucassin et Nicolette” di Mario Castelnuovo Tedesco ad aprire il XIX Festival Pergolesi Spontini. La prima mondiale in versione italiana andrà in scena domani, ore 21, al Teatro Pergolesi.

XIX Festival Pergoelsi Spontini

Le prove di Aucassin et Nicolette

“Aucassin et Nicolette” è una «cantafavola del XII secolo per una voce, qualche strumento e qualche marionetta» per la direzione di Flavio Emilio Scogna sul podio del Time Machine Ensemble, regia di Paul-Émile Fourny. Il compositore italiano si imbattè in questo testo nel 1919, ci tornò poi nel 1939 che però «fu l’anno del mio esilio dall’Italia – scisse lo stesso Mario Castelnuovo-Tedesco – ho messo “Aucassin et Nicolette” in un cassetto».

Nato a Firenze, ebreo di origini, il compositore fu costretto ad emigrare a seguito dellle leggi razziali. L’opera, concepita per il Festival di Maggio di Firenze, fu effettivamente eseguita qui solo nel 1952 «quattordici anni dopo che lo avevo completato. Questo nonostante Hitler, Mussolini e una guerra mondiale interminabile».

«La storia di quest’opera e del compositore mi hanno convinto a lavorarci – ha detto Cristian Carrara il direttore artistico della Fondazione Ppergolesi Spontini in sede di presentazione nel foyer delteatro -. Un Festival che si apre a linguaggi diversi. “Aucassin et Nicolette” è un gioiellino. Sarà con noi da New York la nipote di Mario Castelnuovo Tedesco, Diana. L’originale era pensato per un narratore, noi abbiamo scelto tre voci molto belle e diverse tra loro e un ensemble di giovani musicisti che speriamo di veder crescere».

Le voci sono dei soprani Chiara Ersilia Trapani e Evgenia Chislova e del mezzosoprano Martina Rinaldi. 

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In prima fila le soprano e la mezzosoprano

«Un lavoro di teatro complesso del quale sono entusiasta – ha aggiunto il Maestro Flavio Emilio Scogna -. Ci sono dieci strumenti ma sembra di sentirne cento, qui la grandezza di Mario Castelnuovo Tedesco».

«Non conoscevo questo compositore – ha aggiunto il regista Paul-Émil Fourny -. Un lavoro molto poetico, tradotto in italiano dal francese». In lingua originale l’opera, in coproduzione con Opérà-Théâtre de Metx Métropole andrà in scena proprio qui nel 2021.

«Un Festival per il territorio con il territorio – le parole dell’amministratrice delegata della Fondazione Pergolesi Spontini, Lucia Chiatti -. La riscoperta di autori è stimolante, come lo è lavorare con i giovani».

Da evidenziare la collaborazione con i commercianti del centro: il cliente fa un acquisto e riceve dal negoziante la tessera in allegato su cui deve apporre il proprio timbro o altro elemento che renda riconoscibile il negozio. Ogni timbro dà diritto ad un biglietto ridotto del 10% da acquistare presso la biglietteria del Teatro per uno degli eventi del Festival. I negozi aderenti sono quelli che espongono sulla vetrina la maschera, simbolo della XIX edizione della rassegna.

«Questo è un laoratorio che porta avanti iniziative capaci di collegare le attività della Fondazione con la città» ha detto il Sindaco Massimo Bacci. Gli ha fatto eco l’assessore alla cultura Luca Butini: «Il Festival è una vetrina del nostro territorio nel mondo». A sostenere il Festival anche TreValli e Ubi Banca, presente con il direttore Roberto Gabrielli: «Per noi è un elemento di distinzione sostenere attività culturali». Le scene sono di Benito Leonori, light designer Ludovico Gobbi. 

Eleonora Dottori

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