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Cronaca

JESI Fontana, il Comitato Piazzalibera: «Convinti di una giusta battaglia»

Ringraziando per il sostegno, i componenti spiegano: «Resta intatto l’orgoglio di una battaglia politica cittadina affrontata con determinazione e responsabilità»

JESI, 15 luglio 2021 – Il Comitato di cittadini Piazzalibera, dopo la notizia che il Tar ha respinto l’istanza sul referendum contro lo spostamento della fontana, ringrazia quanti li hanno sostenuti.

«Ribadendo la nostra identità eterogenea e apartitica, che ci ha portato a lottare strenuamente per
l’affermazione di un’idea di democrazia diretta largamente condivisa da molti concittadini, accogliamo tale notizia con senso civico e nel pieno rispetto dell’organismo chiamato a giudicare – spiegano in una nota .- Resta assolutamente viva la convinzione che l’atto amministrativo adottato dal Comune di Jesi avesse le connotazioni dell’atto amministrativo generale, perché evidentemente diretto a incidere sugli interessi pubblici dell’intera comunità cittadina e pertanto potesse, e dovesse, essere sottoposto al vaglio della città. Non sarà così. Resta però la convinzione di una giusta battaglia popolare condotta da cittadini che si sono fatti carico di affrontare da soli, anche economicamente, un contesto spigoloso e difficile».

Sul merito della sentenza spiegano: «Fa piacere che sia lo stesso Tar, contrariamente a quanto eccepito dal Comune di Jesi, ad aver valutato la nostra azione assolutamente legittima, affermando sia la sua competenza nel decidere, che l’indubbio interesse normativo della questione posta al suo esame. Il collegio giudicante ha sottolineato motivi di assoluta peculiarità e di novità nelle questioni che si sono sollevate con il ricorso. Tutti dati tecnici che confermano come la questione avesse pertanto evidenti complessità persino tecnico giuridiche. Un dato questo che marca ancor di più lo stridore di quello che è il vero nodo irrisolto della questione: quello politico amministrativo. Un vuoto politico che ha inghiottito l’intero percorso e che ad oggi rimane evidente e incolmato, pur nel mancato accoglimento del ricorso».

Resta l’amarezza e la perplessità per «le decisioni adottate dalla Giunta e dal Consiglio comunale, le quali esprimono una modalità di esercizio del potere che, da un punto di vista etico, continua ad apparirci controversa e assai discutibile, oltreché divisiva da un punto di vista sociale. Una brutta pagina per la nostra città. Pertanto, resta intatto l’orgoglio di una battaglia politica cittadina affrontata con piena determinazione e responsabilità, che continueremo a preservare e manifestare correttamente e coerentemente come sempre abbiamo fatto».

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