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Cronaca

JESI GIANNI CERIONI E IL SUO VIVERE QUOTIDIANO LA POLITICA

JESI, 4 settembre 2015 – La scomparsa di Gianni Cerioni è stata accolta a Jesi con profondo cordoglio. Se ne è andato sicuramente un uomo della politica ma anche pieno di umanità ed affetto verso tutti. La politica però era il suo vivere quotidiano. Cerioni era uno di quelli che ad ogni occasione non mancava mai di conoscerne tutti i suoi lati, positivi o negativi che siano, ma che al tempo stesso era capace di leggere le varie situazioni anticipando, azzeccandoci sempre, quello che il futuro avrebbe riservato. Cerioni si era laureato in Giurisprudenza e svolto il sevizio militare quale ufficiale dell’arma Aeronautica con il grado di capitano. Aveva insegnato storia e filosofia presso i licei classici di Jesi ed Ancona. Era stato funzionario della Camera di Commercio di Ancona e presso l’assessorato alla sanità della Regione Marche. Dal 1947 in poi aveva militato nelle organizzazioni cattoliche ed universitarie ricoprendo anche incarichi dirigenziali. Nel 1961 si era iscritto alla Democrazia Cristiana. Consigliere Comunale a Jesi e Monteroberto dal 1971 al 1976 era stato Segretario Provinciale della DC anconetana e nel frattempo, nel 1974, Consigliere Nazionale e dirigente SPES. Nel 1976 si è presentato alle elezioni Politiche Nazionali in corsa per un seggio nella Camera dei Deputati ma dallo scrutinio era risultato il primo dei non eletti con 29700 preferenze e con uno scarto di soli 143 voti dall’ultimo eletto. Tre anni dopo ancora in corsa per la carica di Onorevole era risultato quarto degli eletti con 37000 preferenze. Ha fatto parte della Commissione Difesa e Bicamerale per gli armamenti, sottosegretario alla sanità nel II governo Craxi, nel VI governo Fanfani e sottosegretario ai lavori pubblici nel governo Goria. Cerioni si è anche segnalato per tante iniziative nel suo mandato romano presentando 168 progetti di legge, 180 atti di indirizzo e controllo, oltre ad aver effettuato 13 interventi in aula. Anche nel 1983 la sua candidatura aveva dato l’esito del primo dei non eletti con 27000 preferenze. Tanti gli incarichi assunti: presidente della Camera di Commercio Euro – Egiziana; presidente del Cesint; membro della Commissione trasporti della DC; presidente della Jesina Calcio; consigliere dell’Ancona Calcio; membro del Consiglio direttivo dell’Assoporti; presidente dell’Azienda Mezzi Meccanici del Porto di Ancona; presidente dell’Uniem; membro del Consiglio di Amministrazione della Cassa di Risparmio di Jesi in rappresentanza della CARIPLO; presidente della SE.BA. Nel suo impegno politico locale, spesso al fianco del suo amico Alfio Bassotti, con il quale ha condiviso tutto il percorso con il marchio della Democrazia Cristiana, Cerioni aveva partecipato come fondatore del CCD delle Marche oltre ad essere stato uno dei promotori dell’UDC. Fino a che lo stato di salute gli ha permesso di farlo è intervenuto sempre da protagonista nel dibattito politico sia locale che nazionale. Si confrontava con tutti, non solo a casa propria ma anche e spesso davanti al bar Snoopy lungo Corso Matteotti o davanti al bar Zoppi, ed ascoltava molto facendo dell’ironia la sua arma migliore. Un esempio. Quando nel 1983 non fu rieletto in Parlamento scrisse che ciò era dipeso dall’aver preso molti voti in provincia di Ancona in occasione della precedente votazione conquistando troppa popolarità ed attenzione anche della stampa nazionale ed in particolare il fatto che Panorama ed il Settimanale lo avessero indicato fra i cinque democristiani emergenti oltre alla mascalzonata della P2. Questa popolarità gli aveva in un certo senso tagliato le gambe. “Tutto ciò – era il pensiero di Cerioni proprio riguardo al suo successo elettorale in fatto di preferenze – aiutò alcuni miei ‘amici’ a fermare la mia attività parlamentare ma non la mia passione. Se affermassi di essere stato lieto mentirei, ma lo avevo messo in conto pur di restare me stesso”. Se ne è andato insomma un caro amico, una persona capace, sincera, leale. Arnaldo Forlani, ex segretario della Democrazia Cristiana, nella presentazione del libro scritto da Cerioni ‘scritti e discorsi’ pubblicato nel 2005 nella presentazione aveva affermato: “Gianni Cerioni è uno di quei marchigiani che rappresentano bene una certa ritrosia della nostra regione, l’inclinazione a non mettersi in prima fila, a sentirsi e a stare appartato. Non per orgoglio o diffidenza ma per serena e scarsa propensione alle pose e alla teatralità”.
(Evasio Santoni)

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