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JESI Gigi Proietti muore nel giorno del suo 80esimo compleanno

Nel 1982 era stato al Teatro Pergolesi con il memorabile “Come mi piace (As i like it madam)”, dal 25 al 29 marzo del 2003 con “Io, Toto e gli altri”, il ricordo della Fondazione Pergolesi Spontini

JESI, 2 novembre 2020Se n’è andato stanotte per un attacco cardiaco uno dei più grandi attori italiani  di cinema e teatro, Gigi Proietti proprio nel giorno del suo 80esimo compleanno.
Foto Gigi ProiettiGigi Proietti, all’anagrafe Luigi Proietti, nato a Roma, è stato un attore, comico, cabarettista, doppiatore, conduttore televisivo, regista, cantante, direttore artistico e insegnante. 
Dal 25 al 29 marzo del 2003 ha calcato le scene del Teatro Pergolesi con lo spettacolo Io, Toto e gli altri”, che segnò la conclusione della stagione di prosa promossa dal Comune di Jesi e dall’Amat anche se il suo fu un ritorno perché già nel 1982 era stato nella città federiciana con il memorabile ”Come mi piace (As i like it madam)”.

Tra gli altri del mondo dello spettacolo lo ricorda anche il nostro Giovanni Filosa, giornalista componente e del trio cabarettistico degli Onafifetti.

«Qualcuno  – scrive Giovanni – ha girato un film, anni fa, intitolato Essere John Malkovic“. Ecco, io avrei voluto Essere Gigi Proietti“, “il mio” grande sogno. È stato semplicemente quello che un talento immenso come lui doveva essere. Tutto qui, i ricordi si inchinano e piangono davanti a un grande che, comunque, resterà dentro di noi».

«Ho avuto la fortuna, oltre che di intervistarlo, di presentarlo, al Pergolesi di Jesi,  quando portava lo spettacolo ”Io, Toto e gli altri”, se ricordo bene (noi di una certa età ci scordiamo le cose e “non siamo indispensabili allo sforzo produttivo del Paese”, come ha detto – rimangiandosi poi la frase –  lo Yoghi presidente della Liguria), ma mentre riascolto “Me sò magnato il fegato e quello che c’è intorno” sorrido ancora, per esorcizzare il dolore e rielaborare i ricordi».

«Che, amari o meno, spingono la mia bocca al sorriso, il cuore alla serenità. Ciao Gigi, sempre e per sempre unico».

Anche la Fondazione Pergolesi Spontini ricorda il grande artista «faro del teatro italiano, grande maestro, modello e punto di riferimento per generazioni di attori».

La Fondazione lo ricorda al fianco di Valeria Moriconi, lui giovane attore, nel 1968, nella commedia “La presidentessa” con la regia di Franco Enriquez, e anni più tardi al Teatro Pergolesi, strabiliante mattatore nel novembre 1982 in “Così mi piace. (As i like it Madam)” e nel marzo del 2003 in “Io, Toto e gli altri”.

Un saluto con le parole di Lucia Chiatti, direttore generale della Fondazione Pergolesi Spontini: «Sarà una coincidenza…ma morire il giorno del compleanno non è da tutti… e questo fatto, fin da quando ho appreso la notizia, mi ha trasmesso quella vitalità che credo sia la più grande eredità che un profondo conoscitore dell’uomo come Gigi Proietti ci abbia trasmesso: ci siamo riconosciuti nei personaggi da lui rappresentati con spiccata ironia, ci siamo sentiti tutti suoi amici, indipendentemente dall’averne una conoscenza diretta… non è questo lo scopo del fare teatro?! Obiettivo centrato direi, per questo lo porterò per sempre nel cuore e lo sentirò ora ancor più vicino di prima perché mi incoraggia, in modo particolare in questo periodo difficile, a continuare con tenacia il nostro lavoro… perché il teatro ha un valore eterno!».

Cristina Amici degli Elci
(Nella foto in primo piano Giovanni Filosa con Gigi Proietti)
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