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JESI GIUSEPPE MONTESANO, PRIMA DIREZIONE IN ITALIA CON “LA TRAVIATA” AL TEATRO PERGOLESI

JESI, 30 gennaio 2017Giuseppe Montesano, 35enne giovane maestro di Torino, dirigerà “La traviata” in scena al teatro “Pergolesi in questa settimana, con la prima in programma venerdì 3 febbraio alle 20.30.

Un italiano che per la prima volta dirige in Italia, e proprio nel nostro teatro, chiamato dal direttore artistico Vincenzo De Vivo che ne conosce bene le qualità.

“Per me – dice Montesano – non potrebbe esserci debutto migliore. Un teatro dall’acustica eccezionale, ne sono rimasto addirittura stupito. Sembra di essere immersi nel suono e un sussurro sul palcoscenico si sente ovunque all’interno. Per chi assiste non ci si perde nulla”.

In qualità di direttore d‘orchestra e di coro – “Noto che in Italia c’è una vera e propria esplosione di corali, e mi fa piacere” – ha ricevuto numerosi riconoscimenti, vincendo premi in concorsi e festival internazionali. Ha diretto in Austria, Germania, Stati Ubiti, Grecia, Irlanda, Russia, Romania, Slovacchia. Gli mancava un grande appuntamento nella sua terra d’origine. Ma è arrivato.

Attualmente è a Vienna dove sta ultimando il dottorato in estetica – studia anche letteratura – ed è assistente di Philippe Jordan – direttore dell’Opera di Parigi – presso i Wiener Symphoniker. Dopo la carica di direttore musicale della compagnia Johann Strauss Operette Wien, con la quale ha portato in tournée le operette di Strauss Wiener Blut e Der Bettelstudent, è attualmente direttore della Wiener Mozart Orchester e conductor in residence della Vienna Strauss Philarmonic Orchestra. Insomma, una carriera all’estero.

Traviata – dice nel foyer del teatro incontrando in giornalisti – è il titolo più rappresentato al mondo. Un direttore giovane come me cerca innanzitutto di recuperare quello che ha suggerito Verdi nella partitura. L’opera è impegnativa per i tre ruoli principali, ma gli interpreti sono di assoluto valore“.

Interpreti che sono Salome Jicia, soprano georgiano nella parte di Violetta Valéry – per la sera del 4 febbraio ci sarà, invece, Nunzia De Falco -,  il giovane tenore Ivan Defabiano per Alfredo Germont e Giovanni Meoni che per la 144ma volta sale sul palco nei panni di Giorgio Germont.

“I cambiamenti continui di colore nella voce rendono la realizzazione del ruolo di Violetta difficile ma anche affascinante. Le nostre interpreti, comunque lo fanno bene, molto bene“.

In mezzo a tutti gli impegni Giuseppe Montesano non tralascerà di “riprendere a studiare musica barocca a Vienna. E’ necessario per capire l’evoluzione, l’iter, della musica in generale”.

Ma c’è un grande sogno nel cassetto.

“Mi piacerebbe diventare direttore di un teatro d’opera qui in Italia. E’ la mia ambizione più grande, anche perché ho sofferto molto il non aver lavorato, prima d’ora, nel mio Paese. E’ un sogno che coltivo da quando ho iniziato“.

(p.n.)

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