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JESI, I SINDACATI ALLARME OCCUPAZIONE: SEMPRE PIÙ GIOVANI SENZA LAVORO. E MANCANO RISORSE PER LA CASSA INTEGRAZIONE

JESI, 30 gennaio 2015 – In queste ultime settimane si fa un gran parlare della ripresa economica che sarebbe in atto e dei contraccolpi che questa starebbe provocando sul piano occupazionale; a questo coro non potevano non aggiungersi i rappresentanti zonali di Cgil, Cisl e Uil, oltre ai responsabili dei pensionati. Tantissimi gli argomenti trattati nella riunione svoltasi questa mattina nella sede della Cgil, dall’attuale situazione occupazionale nell’area dei 22 comuni della Vallesina (popolazione superiore a 100mila unità) dove, in questi anni di crisi, soltanto tre realtà industriali sono riuscite non solo ad affrontare la situazione, ma addirittura ad accrescere l’organico. Queste aziende sono: la CNH, la Caterpillar e, in parte, la Maip Pieralisi.
Domenico Sarti (Cgil) ha affrontato il problema dei Centri per l’impiego il cui funzionamento e la cui efficacia sta diminuendo a causa di scelte strategiche nazionali sulla soppressione delle Provincie; “per rilanciare l’occupazione – ha detto Sarti – occorre rilanciare i centri per l’impiego. La formazione dovrebbe svolgerla la Regione, visto che le Marche non sono così popolate come altre regioni”. Ha poi affrontato il problema della mancanza di risorse per la Cassa integrazione in deroga i pagamenti della quale sono fermi al giugno 2014, mentre per l’anno in corso la copertura sarà solo per poco tempo. Cresce, seppure in maniera molto più contenuta che in passato, il numero dei disoccupati, giunto a ben 11.099 unità. Di queste – e il dato è preoccupante – ben 2.382 sono giovani di età compresa tra i 20 ed i 34 anni ed oltre 4mila le persone comprese tra i 40 ed i 55 anni d’età. Non tutti i settori, a dire il vero, sono in crisi; in alcuni casi si registra una impennata nelle assunzioni. È il caso del settore agricoltura (in particolare l’azienda Fileni) ed il manifatturiero che fanno registrare segni positivi. Mentre nelle Marche, mediamente, chiudono i battenti due aziende al giorno, crescono le cosiddette partite Iva. “La recessione è finita? – si è chiesto Sarti – sembra di si, ma occorre investire in ricerca e sviluppo”.
Adreolini, segretario della Cisl, ha tracciato la situazione esistente nel settore pubblico preannunciando per il 18 febbraio prossimo una riunione del delegati degli iscritti al sindacato nella struttura di via San Francesco. È iniziato un percorso di trattazione delle questioni con le amministrazioni locale che ancora non hanno stilato il bilancio di previsione 2015 (l’unico comune del territorio a farlo è stato quello di Jesi). Andreolini, e non solo, auspicano una accelerazione verso l’associazionismo dei comuni, la necessità di riprendere il confronto con la dirigenza dell’Area Vasta 2 dell’Asur, la ripresa del progetto per la realizzazione del centro Alzheimer nella palazzina ex Asur di via Gallodoro. Ha messo il dito nella piaga delle liste d’attesa per prestazioni medico ambulatoriali, ribadendo con insistenza la necessità di una Rsa in territorio cittadino.
Sergio Ferreri, del coordinamento pensionati, tra gli altri problemi ha sollevato quello delle lungaggini che stanno ritardando la riapertura della Rsa di Montecarotto, chiusa per lavori, ma ancora non riaperta. “mancherebbero le risorse umane”, dice Ferreri. Al già lungo elenco di manchevolezze si sono poi aggiunti i nei rilevati da Grilli, della Uil pensionati, Giovanni Focanti e Ugo Grilli, dei pensionati Cisl. Gianfranco Pigliapoco, sempre dei pensionati Cisl ha evidenziato la necessità di collocare la guardia medica in una struttura prossima al pronto soccorso del Carlo Urbani, ospedale le cui problematiche sono state evidenziate da tutti i partecipanti. L’ultimo accenno ha riguardato il vecchio ospedale del Viale che i sindacalisti avrebbero ben visto sostituito da un condominio solidale.

(Sedulio Brazzini)

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