Segui QdM Notizie

Opinioni

Jesi Il Comune e la parità di genere, Grassetti: «Quella delibera stride»

Prevede che, pur privilegiando le competenze, “sarà adeguatamente valorizzato l’equilibrio di genere”  nello stabilire gli indirizzi per la nomina da parte del Sindaco dei rappresentanti del Comune in enti, aziende ed istituzioni: «Potrebbe essere costretto a scegliere il meno idoneo?»

Jesi, 31 luglio 2022 – Nello stabilire gli indirizzi per la nomina da parte del Sindaco dei rappresentanti del Comune in enti, aziende ed istituzioni, la delibera discussa e votata il 28 luglio in Consiglio comunale, prevede che, pur privilegiando le competenze, “sarà adeguatamente valorizzato l’equilibrio di genere”

A mio avviso, la disposizione stride con il disposto costituzionale (il famoso art. 3) che riconosce l’uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzioni di sesso, razza, ecc..

Per effetto di tale assetto regolamentare infatti, immagino il danno procurato al diritto di chi merita e allo stesso interesse della comunità cittadina se il Sindaco dovesse trovarsi costretto a scegliere quello meno idoneo tra due candidati di genere diverso, solo per evitare eventuali sproporzioni. 

Ho sollevato il problema in Consiglio e mi è stato risposto “dall’altra sponda”, che la disposizione è utile perché si sa che in mancanza di questo “paletto” va sempre a finire che vengono nominati tutti uomini e che non è da stupirsi se questa eccezione proviene da parte di Fratelli d’Italia. 

E’ stato fin troppo semplice rispondere alla pasionaria consigliera della Sinistra che:

  • Fratelli d’Italia è l’unico partito che ha come Presidente una donna (e che donna!)
  • visto che comunque è il Sindaco a disporre le nomine e il Sindaco di Jesi è loro espressione politica, fa un certo effetto prendere atto di tanta sfiducia nei suoi confronti proprio da colei che, in definitiva, gli è più vicino (non solo politicamente).  

Antonio Grassetti

Consigliere comunale Fratelli d’Italia

©riproduzione riservata

News