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JESI “IL SIPARIO”, DREAM TEAM DEL VERNACOLO SUL GRADINO PIÙ ALTO DEL PODIO

Il Sipario

Incetta di premi per la compagnia jesina al Festival del dialetto di Varano. Corsetti: «Grande soddisfazione»

 

 

JESI, 6 settembre 2019 – La 45esima edizione del Festival del dialetto di Varano ha visto trionfare la compagnia jesina Il Sipario. Domenica scorsa la premiazione della prestigiosa rassegna teatrale marchigiana dedicata al vernacolo.

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Emanuela Corsetti

Con la commedia “Chi pe’ riffe chi pe’ raffe” scritta da Emanuela Corsetti, la formazione jesina si è aggiudicata il premio come miglior commedia, il premio come miglior attore giovane a Diego Casali, come miglior attrice giovane a Linda Bellagamba, il premio per l’attore caratterista è andato a Giuliano Circolani e il riconoscimento per la miglior regia a Fabio Ragni. Un successo importante visto che alla manifestazione hanno partecipato sette bravissime compagnie da tutta la regione: «Ci siamo scontrati con compagnie di un certo livello – spiega Emanuela Corsetti-, siamo più che soddisfatti». Per lei questa è la dodicesima commedia scritta.

Come hai conosciuto Il Sipario?

«Sono arrivata a Jesi con accento torinese perché i miei genitori, marchigiani, si erano trasferiti per motivi di lavoro. E sono arrivata al Sipario nel 1993 per un caso fortuito: Carmen Dui faceva da babysitter a mio figlio, Fabio Ragni, quando vide in casa un testo che avevo scritto. Lo lesse e le piacque cosi mi coinvolse nel gruppo».

Emanuela si occupa di teatro per anziani e nelle scuole, scrive libri e commedie, è pubblicista.

Da dove viene l’ispirazione?

«Dal quotidiano, dal tessuto sociale, da vicende familiari che associo ad eventi. Una volta lessi di un uomo che pensava di dover morire e che spese tutti i suoi soldi. Scoprì poi che gli avevano consegnato le analisi di un’altra persona: questo lo spunto per la commedia Mejo morì..co’ le scarpe ‘llacciade!”».

A quale delle commedie sei più affezionata?

«Sicuramente Doma’ famo sciopero perché è stata la prima, quelle che scoprì Carmen Dui».

Al Pergolesi per la rassegna Lo Sberleffo fate registrare il tutto esaurito, come ci si sente?

«È motivo di orgoglio e di impegno. È un gioco ma anche una cosa seria: le persone pagano per vederci, hanno delle aspettative che noi non possiamo deludere, ci sentiamo responsabili».

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I premi vinti al Festival di Varano

Le compagnie di teatro dialettale a Jesi sono diminuite di numero, secondo te perché?

«È difficile fare un ricambio generazionale, noi ci siamo riusciti non senza sforzi. Fabio Ragni è regista da due anni, spesso confrontarsi con una persona più grande non è semplice, ci vuole anche ostinazione. Anche il lato economico non è irrilevante, ci sono spese che per alcune realtà sono difficili da sostenere. Il teatro dialettale è espressione del popolo, per questo sono al lavoro, per allargare i contatti con le compagnie della Vallesina».

Sei al lavoro per un’altra commedia?

«Sì, non so ancora il titolo perché è l’ultima cosa che scrivo. Debutterà al Teatro Pergolesi a marzo prossimo, la storia girerà intorno al tema della sanità».

Il Sipario nasce nella parrocchia San Francesco d’Assisi di Jesi negli anni Settanta, viene fondato da Claudio Corinaldesi, Luca Mosconi, Roberta Fileni, Maurizio Vigo, Francesca Caparra, Fulvio Fileni, Sabrina Casoni, Maria Grazia Brunetti, Maria Letizia Brunetti, Claudio Cerioni, poi arrivò Graziano Fabrizi (Figaro).

Qualche anno dopo tornò a Jesi Pacifico Barigelli, esperto di teatro che contribuisce a far salire il gruppo sul palcoscenico del Pergolesi esordendo con L’Innamoradi Gelosi un classico di Molière riveduto in chiave dialettale. Dal 2003 il gruppo si è trasferito nel teatrino del Duomo  per le prove. L’attuale gruppo è composto da Alessandra Mazzuferi, Emanuela Corsetti, Diego Casali, Cristiano Triccoli, Giuliano Circolani, Sabina Corsetti, Linda Bellagamba, Fabio Ragni, Carmen Dui, Sandro Bellagamba. Le comparse sono Jerry Medei, Sandro Camilletti, Manuele Santini.  Tecnico Stefano Bellagamba, supervisione artistica Claudio Corinaldesi. 

Eleonora Dottori

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