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Cronaca

JESI IL GRIDO D’ALLARME DELLA COPPETELLA: “NON SIAMO LA DISCARICA DELLA VALLESINA, FERMATE IL MOSTRO”

JESI, 5 ottobre 2018 – “Salvate la Coppetella”. Il comitato lancia il suo grido di dolore  e rabbia di fronte agli ultimi avvenimenti che hanno visto quel “fazzoletto” di terra al centro di interessi per la gestione dei rifiuti organici.

Considerati da forze politiche e stakeholder come cittadini di seri b (basti pensare alla Turbogas e allo stesso Interporto), adesso i residenti del quartiere hanno deciso di alzare la voce e fare quadrato contro le scelte che piovono dall’alto.

“Abbiamo appreso la possibilità che il Comune di Jesi dia la disponibilità ad ospitare sul proprio territorio una centrale per la gestione dei rifiuti organici di tutta la provincia – sottolineano i promotori -, chiediamo a tutte le forze politiche, alle associazioni e ai movimenti il sostegno e il contributo a partecipare a fianco dei residenti ad una azione  politica volta a fermare l’ennesimo scempio ambientale per la Vallesina tutta”.

Spiegano Nicolò Pacenti ed Emanuel Santoni: “Riteniamo infatti che andare a realizzare un impianto di grandi dimensioni tale da permettere la gestione dei rifiuti organici di tutta la provincia in un area già fortemente penalizzata per la presenza della zona A.E.R.C.A. (da Falconara a Chiaravalle), dell’ex zuccherificio, da due centrali a biomasse presenti a Jesi e a Castelbellino, l’interporto, il futuro metanodotto, la discarica di Maiolati Spontini e con una miriade di attività produttive con emissioni di sostanze che cumulate generano problemi alla salute di tutti i giorni, porti ad un aggravamento della situazione che con il passaggio ulteriore di numerosissimi camion al giorno necessari per il trasporto di rifiuti sia assolutamente crei danni alla salute e riduca la qualità della vita dei residenti”.

E concludono con l’invito di creare quanto prima alleanze: “Siamo disponibili ad un incontro con tutti coloro che sono interessati e che dichiarano la loro contrarietà alla realizzazione dell’opera per organizzare iniziative nel territorio cittadino e nelle zone dei comuni limitrofi”.

(redazione)

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