JESI IL LIBRO DI PADRE ARMANDO, RACCONTO DI UNA SCUOLA NATA DA UN SOGNO DI PACE

JESI, 12 settembre 2015 – La sala riunioni della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi ha ospitato, ieri pomeriggio (11 settembre), la presentazione del libro: “Un sogno una scuola – Padre Armando Pierucci e i primi vent’anni dell’Istituto Musicale Magnificat di Gerusalemme”, 219 pagine ricche di immagini, racconti, storie di un’avventura che oltre ad essere educativa, rappresenta un esempio di convivenza e collaborazione tra popoli di diverse religioni ed etnie. Si tratta di un libro scritto a più mani che ha visto la collaborazione di tredici tra scrittori, giornalisti e persone vicine al religioso. Alla presentazione, coordinata da una dei collaboratori, Beatrice Testadiferro, erano presenti il Presidente della Fondazione Carisj, Alfio Bassotti , alcuni degli partner che hanno consentito la stampa, le illustrazioni, le fotografie, Nicola Di Francesco, segretario della Fondazione Premio Vallesina. Tra il pubblico personalità del mondo culturale, artistico e politico, oltre alla signora Veronic, presidente dell’Associazione amici del Magnifica, giunta appositamente da Lugano (CH). Bassotti, che conosce padre Armando da una vita, ha tracciato un profilo quanto mai reale, facendo anche presente la vicinanza della Fondazione al religioso. Simpatico l’intervento del protagonista del volume, vale a dire Padre Armando che ha spaziato dalle vicende locali a quelle vissute a Gerusalemme; ha ringraziato Don Gerardo,  Vescovo attuale della diocesi jesina ed il suo predecessore Oscar Serfilippi che annualmente hanno destinato una certa cifra al Magnificat; questa struttura nata in una cantina venti anni or sono e oggi diventata punto di riferimento per tantissimi cultori delle sette note. Una scuola, il Magnificat, che quest’anno festeggia i suoi 25 anni di attività e che raduna circa 300 allievi, oltre al personale docente. Numerosi gli interventi succedutosi a quello di Padre Pierucci, tutti entusiasti per essere stati protagonisti di una avventura che rimarrà nella storia della Vallesina ed in quella di Gerusalemme.
(Sedulio Brazzini)