Cronaca
Jesi Insediato il Consiglio comunale, il Sindaco: «Io, cittadino tra i cittadini»
14 Luglio 2022
Il presidente dell’assise è Luca Polita, il vice Nicola Filonzi: presenti 25 consiglieri e consigliere
Jesi, 14 luglio 2022 – Primo Consiglio comunale dopo le amministrative dello scorso giugno: alle 17 la sala consiliare è tornata a ospitare consiglieri e consigliere eletti.
Il segretario comunale, Luigi Albano, ha illustrato lo stato dell’arte tra gli scranni della maggioranza e in quelli dell’opposizione. Nel primo caso infatti la nomina di Samuele Animali, Alessandro Tesei, Paola Lenti e Emanuela Marguccio come assessori ha implicato che entrassero in Consiglio rispettivamente Francesco Gatti (Jesi in Comune), Luciano Montesi (Jesi Respira), Rudi Curzi (Con Senso Civico), Claudio Cardinali (Pd).
In Consiglio anche Abu Baker Siddiki, consigliere straniero, e Nicola Filonzi per Jesiamo subentrato a dimissionario Ugo Coltorti, dopo che non aveva accettato l’incarico nemmeno Guglielmo Cherubini.
A seguito della votazione il presidente del Consiglio comunale è Luca Polita, nome scelto dalla maggioranza, mentre il vice è Nicola Filonzi, nome fatto dalla minoranza.
Quindi, il giuramento e il discorso del sindaco Lorenzo Fiordelmondo: «A questa Amministrazione spetta per prima il compito di indicare una rotta da intraprendere attraverso la quale instradare un cambiamento, raccogliere una attesa che abbiamo visto maturare in questi mesi. Un cammino che abbiamo costruito dall’esigenza di esprimere la forza di una dimensione plurale, da una rinnovata composizione del Noi che continuerà a trovare puntuale applicazione anche e sopratutto da oggi in avanti».
E ancora, molto emozionato.
«Il Sindaco deve e dovrà essere cittadino tra i cittadini e operare con equità ed equilibrio, nell’interesse di tutti. Il mio si propone pertanto di essere un lavoro svolto in uno spirito di pieno rispetto di tutte le rappresentanze politiche che compongono questo Consiglio comunale. Siano esse le forze di maggioranza o siano esse le forze politiche di minoranza. Il dialogo, il confronto, il necessario contraddittorio politico, mai personale, dovranno essere spazi sempre aperti all’interno della nostra azione amministrativa e all’interno di questo spazio di rappresentanza popolare cittadina».
(Redazione)
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