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JESI LA NUOVA FORZA ITALIA RIPARTE ANCHE CON SILVIA GREGORI

Rappresenterà in Consiglio comunale le istanze degli azzurri che “hanno voltato pagina”. Appoggio all’Amministrazione Bacci

JESI, 15 febbraio 2019 – Un cambio di passo per ricollocare il partito sul territorio, ristrutturazione e riorganizzazione, rispolverando radici e identità che «debbono essere chiare a tutti».

La Nuova Forza Italia si è presentata così in questa prima uscita dove, al di là dei rappresentanti ufficiali, spiccava la presenza della consigliera comunale Silvia Gregori, attualmente del Gruppo Misto dopo l’addio alla Lega.

Nessuna tessera, comunque – anche se «il tesseramento – è stato detto – sta andando in modo discreto», ma punto di riferimento nell’assise cittadina per gli azzurri dei quali «porterò e rappresenterò le istanze in Consiglio comunale – ha sottolineato Silvia Gregori – considerato che siamo d’accordo su tante cose. Cercherò di dare il mio contributo affinché il progetto possa crescere, perché chi guardava con interesse a questa area politica e poi si è sentito orfano possa ritornare a essere parte di questa iniziativa».

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A rappresentare il voltare pagina, il senatore Andrea Cangini, Marcello Fiori, commissario regionale, Daniele Silvietti, commissario provinciale, Piero Bologna, delegato del coordinamento provinciale, Massimo Montaruli, coordinatore comunale, il sindaco di Poggio San Marcello, Tiziano Consoli.

Comun denominatore anche il fatto che «sosteniamo l’attività e l’operato del sindaco Massimo Bacci – hanno detto sia Silvietti che Montaruli – per quanto di buono ha fatto e sta facendo per la città. La sua amministrazione lavora bene e lo appoggeremo».

Per Fiori «Forza Italia deve ritornare ad aprire il suo sguardo, ascoltare le istanze che provengono dal territorio e instaurare il dialogo con i cittadini, in alternativa al centrosinistra e ai 5 Stelle. Le Marche sono divenute una regione fuori dal mondo, mancano le necessarie infrastutture di collegamento, vanno tutelati il diritto alla salute e al lavoro».

L’importanza delle radici «senza le quali – ha rilevato l’ex direttore de Il Resto del Carlino, Cangini – non si può crescere, si viene spazzati via, ed è fondamentale riconnettere Fi alle singole realtà territoriali. E questo lavoro più che una novità è una vera ricostruzione».

(p.n.)

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