Attualità
Jesi Lavori da finire a Porta Valle, torna la satira di Pasquino
Il contestatore dialettale prende ancora di mira piazzale del Mezzogiorno, aiuole abbandonate, sampietrini instabili e attraversamenti già scoloriti

14 Aprile 2025
Jesi – E’ tornato Pasquino con i suoi cartelli. Dopo le polemiche sulla tinta e l’utilità, si torna dunque a parlare dei lavori a Porta Valle per la nuova ciclabile.
Dopo l’apertura del parcheggio di piazzale del Mezzogiorno a metà marzo, infatti, i lavori per la sistemazione dell’area verde sotto l’omonimo torrione ancora non sono stati terminati, mentre quelli fatti iniziano a mostrare delle falle.
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I fatti non sono sfuggiti allo sconosciuto guascone che durante il cantiere, per punzecchiare il Comune sul protrarsi dei lavori durati 4 mesi, appendeva ogni weekend cartelli ironici in lingua jesina.
Lo avevamo ribattezzato Pasquino, come la celebre statua romana dove, nei secoli scorsi si lascuavano fogli per prendere in giro il papato e il potere.
Dopo un mese di silenzio, rieccolo: «‘ntanto so rivado io, mo spetto l’erbetta e cavademe de torno sa’ gramigna», ha scritto sul solito A4 con scritta evidenziata in giallo.
Per ironizzare sulle nuove aiuole senza erba né piantine, il fiore (un girasole finto al quale ha appoggiato il cartello) ce l’ha messo lui.
Nell’area verde sotto il torrione del Mezzogiorno, invece, dove la nuova ciclabile dipinta di giallo si tronca bruscamente, Pasquino ha appeso un altro cartello, col quale torna a polemizzare sui tempi dei lavori e la primavera che risveglia gli amori: «Sarede tutti n’ammoradi scinno’ n’se spiega lassà tutto sto casì».
In effetti le aiuole (inaccessibili) con i nuovi arredi (ancora imbustati) non sono ancora state riaperte e di operai al lavoro non se ne vedono da settimane.
Ma i problemi in zona non sono solo quelli legati ai lavori da fare, bensì a quelli già realizzati. A piazzale Mezzogiorno, infatti, chiuso per quattro mesi anche per rifacimento di parte della pavimentazione in sampietrini, sono già diverse le pietre che si sono slegate dal resto del lastricato. Le conseguenze per la sicurezza dei pedoni e non solo, di cui si parla tanto, sono facilmente immaginabili.
Inoltre, la tinteggiatura delle strisce di attraversamento pedo-ciclabile rialzato appena realizzato, che collega il parcheggio con l’antistante piazzale dei Partigiani, s’è già parzialmente rovinata. In alcuni tratti è già quasi scomparsa. Non un bel segnale per la tenuta futura.
Ma non è finita qui. In piazzale dei Partigiani, infatti, la nuova segnatura orizzontale degli stalli, molti dei quali sono stati sacrificati riducendone il numero, crea confusione. Le vecchie righe dell’isola centrale sono state pitturate alla bell’e meglio e questo fa sì che molti le sfruttino ancora parcheggiandoci sopra.
Insomma, Pasquino ci ha messo sopra la solita graffiante sottolineatura, ma è evidente che i tempi per il completamento dei lavori si sono dilatati ancora e che alcuni particolari vadano rivisti.
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