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Cronaca

JESI LE “SPINE” DI BACCI: SICUREZZA, FONDI AL SOCIALE, LAVORI PUBBLICI

Per il Consiglio regionale in programma il 20 ottobre ci sarà ancora mobilitazione per sostenere il ripristino del Fondo.

Per il Consiglio regionale in programma il 20 ottobre ci sarà ancora mobilitazione per sostenere il ripristino del Fondo.

I lavori in via Garibaldi hanno acceso molte polemiche

I lavori in via Garibaldi hanno acceso molte polemiche

JESI, 10 ottobre 2015 – Non si può dire che queste ultime settimane soprattutto non siano state intense per il sindaco, Massimo Bacci. Certo, come si dice, hai voluto la bicicletta… pedala. E lui si è trovato, tra l’altro, a darci dentro su percorsi tutt’altro che pianeggianti ma che si snodano su tre difficili salite. Che tradotto in termini attuali sono: l’emergenza sicurezza, il taglio dei fondi regionali destinati al sociale ed il problema lavori infiniti in via Garibaldi.

E nelle vesti di grimpeur il sindaco sale, sale, sale, con il traguardo che sembra non arrivare mai. Però lo sforzo c’è, se si resiste prima o poi si arriva. Quello che conta non è tanto arrivare primi, ma arrivare bene. Comunque siamo ancora per strada… E per strada c’è, dicevamo, l’emergenza sicurezza.

Un sindaco, quando la criminalità tende a tracimare, non è che possa poi fare tanto, al di là dei proclami e dei reclami. Però in città, per certi versi, non si vive più. Che cosa sta succedendo? E cosa si può fare fattivamente per affrontare questa criticità?

«La sicurezza è una questione complessa –  afferma Bacci – e la situazione di Jesi non è diversa da tutte le altre realtà regionali e le statistiche stanno lì a confermarlo, malgrado la percezione di insicurezza sia comprensibilmente cresciuta come del resto altrove.

I tagli ai servizi sociali ricadono soprattutto sulle persone con disabilità

I tagli ai servizi sociali ricadono soprattutto sulle persone con disabilità

Via Garibaldi, iniziati i lavori per il rifacimento dei marciapiedi e asfaltatura della strada

Via Garibaldi, il termine dei lavori è previsto per il 27 ottobre

È un tema, quello della sicurezza, che fa capo alle forze dell’ordine e devo ammettere che polizia, carabinieri e guardia di finanza a Jesi stanno facendo un lavoro straordinario, pur in presenza di forti criticità di organico. Con loro c’è un confronto costante ed una piena sinergia, nei limiti però di quello che può fare un Comune. E cosa può fare un Comune? Innanzitutto favorire la disponibilità della polizia locale ad attività che liberino risorse umane a polizia e carabinieri (penso al rilevamento di incidenti stradali o al supporto nei controlli alle attività commerciali che creano problemi di ordine pubblico). Poi, sempre un Comune, può attivare sistemi di videosorveglianza come quelli che abbiamo cominciato ad installare a Porta Valle e zone limitrofe, che fungono anche da deterrente e che amplieremo in altre zone della città. Non secondaria, infine, è anche una puntuale informazione alla cittadinanza con incontri periodici che abbiamo cominciato ad organizzare per stimolare una forte attività di prevenzione in casa e in strada, nonché di segnalazione».

Questione fondi al sociale. Certo una bella gatta da pelare, se si considera che a pagarne le conseguenze rischiano di essere le fasce più deboli e che i Comuni si sono esposti finanziariamente andando dietro a promesse sinora non mantenute dalla Regione.

«Le risorse della Regione per il Fondo Sociale (34 milioni) erano state azzerate dalla precedente Giunta per una operazione tecnico-finanziaria con l’impegno sottoscritto da alcuni candidati presidenti, tra i quali Luca Ceriscioli, poi eletto, a ripristinarle per intero. Impegno solennemente ribadito alla prima seduta del Consiglio regionale.

Si tratta di risorse che i Comuni gestiscono solo di passaggio, visto che sono fondi regionali destinati ad un settore specifico come quello della disabilità. E sono soldi che i Comuni hanno in gran parte già speso, anticipando di tasca propria quello che la Regione aveva assicurato sarebbe loro stato restituito.

Ecco perché ci ha spiazzato il fatto che Ceriscioli abbia chiamato i Sindaci per dire che, nella migliore delle ipotesi, si sarebbero potuti trovare 20 milioni.

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sul fronte della sicurezza è fondamentale favorire la disponibilità della polizia locale ad attività che liberino risorse umane a polizia e carabinieri

Previsto l'ampliamento della videosorveglianza (150 mila euro)

Previsto l’ampliamento della videosorveglianza (150 mila euro)

Detto questo, e consapevoli che le risorse non saranno possibili da mantenere comunque, nel corso degli anni, abbiamo chiesto da un lato alla Regione che si facciano scelte forti di politica sociale, recuperando risorse per questo settore rispetto ad altri; dall’altro abbiamo invitato tutti i soggetti che ruotano attorno al mondo del sociale (Asp, Comuni, cooperative, associazioni delle famiglie) a fare valutazioni condivise per individuare le priorità comunque da salvaguardare. Jesi è pronta a fare la propria parte, come sta facendo da tempo, visto che malgrado i massacranti tagli dello Stato (25 milioni di euro in meno rispetto alla precedente legislatura) non abbiamo tolto un centesimo dal welfare».

I lavori in via Garibaldi. Ma come si è potuti arrivare ad una situazione così, con i principali soggetti di intervento, Comune, Multiservizi, Italgas, scollegati tra di loro tanto che, ad oggi, il cantiere è ancora aperto, da mesi, ed i residenti sono sull’orlo di una crisi di nervi?

«I lavori lungo il tratto di via Garibaldi compreso tra via San Giuseppe e via Setificio, di competenza comunale, consistono nel rifacimento dei marciapiedi, nella sistemazione delle aiuole (intonaco e copertina) nonché nell’asfaltatura della strada.

L’esecuzione dell’intervento è iniziata l’8 giugno. In corso d’opera la Multiservizi Spa, cui l’esecuzione dell’intervento era stata preannunciata addirittura nel marzo scorso, si è resa conto che le condotte idriche e fognarie poste lungo il tratto oggetto di intervento versavano in condizioni molto più critiche di quello che si poteva immaginare, rendendone necessaria non la semplice manutenzione, ma la sostituzione. Per questo ha richiesto la sospensione dei lavori da parte del Comune, formalmente avvenuta il 20 giugno, per poter eseguire l’intervento di propria competenza.

I lavori della Multiservizi sono pertanto iniziati il 7 luglio e sono proseguiti fino al 7 agosto quando sono stati sospesi per ferie. L’attività è ripresa il 26 agosto e conclusa il 18 settembre. Dal 21 settembre ha preso il via la sostituzione delle tubature da parte di Italgas che erano anche esse in condizioni molto precarie. I lavori di Italgas sono terminati l’altro ieri. Nonostante i tentativi del Comune non è stato possibile, per motivi di sicurezza, sovrapporre alcune fasi lavorative tra Multiservizi ed Italgas, così da comprimere la durata dei lavori.

Terminati pertanto i lavori ai sottoservizi, da giovedì il cantiere torna in mano al Comune per i lavori di rifacimento dei marciapiedi e delle aiuole e della definitiva asfaltatura della strada con termine fissato per martedì 27 ottobre, fatte salvo particolari criticità meteo. La corsia è stata così allargata, consentendo la sosta sul lato destro della carreggiata, fatta eccezione per i due giorni finali in cui è prevista l’asfaltatura.

È opportuno aggiungere che in una via dove non si interveniva da decenni – durante i lavori sono stati rinvenuti pure residuati bellici – sono stati finalmente messi in sicurezza la rete del metano che presentava perdite (ed alcuni residenti hanno confermato che si sentiva odore di gas) ed in piena norma igienico sanitaria la rete idrica, che non rispettava più da tempo i requisiti minimi di legge».

(Pino Nardella)

 

 

 

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