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Cronaca

JESI L’IMPEGNO DELLA FONDAZIONE CARISJ PER IL TERRITORIO, MA ADESSO IL SUO FUTURO È INCERTO

Alfio Bassotti, presidente della Fondazione Carisj (foto CriCo)

Alfio Bassotti, presidente della Fondazione Carisj (foto CriCo)

JESI, 29 gennaio 2016 – L’anno sociale 2015, nonostante le note vicissitudini che hanno portato alla scomparsa della conferitaria Banca Marche, ha visto la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi particolarmente impegnata in quella che è sempre stata la sua attività attraverso una serie di iniziative. Il futuro, è incerto, il ventaglio della programmazione si restringe ma quello che è stato lascia comunque il segno.

Il presidente Alfio Bassotti le ha illustrate in un report partendo dalla valorizzazione del patrimonio immobiliare riguardante i palazzi Bisaccioni, la sede storica, in piazza Colocci, e Ghislieri, in piazza Federico II.

Palazzo Bisaccioni, che conserva anche il museo, ha visto il recupero del piano terra e del secondo, che da aprile ospiterà la Fondazione Federico II con la sua biblioteca specializzata e di valore, attraverso notevoli interventi di ristrutturazione. Palazzo Ghislieri, che sarà, come è noto, la casa del museo virtuale su Federico II, in via di realizzazione da parte della Fondazione Stupor Mundi, dopo idonei lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, è stato dato in locazione, ad un prezzo di favore, alla stessa Stupor Mundi.

I capolavori esposti a Palazzo Bisaccioni (foto CriCo)

I capolavori esposti a Palazzo Bisaccioni (foto CriCo)

Il museo della Fondazione- aperto per visite guidate gratuite tutti i giorni, sia feriali che festivi e che nel 2015 ha visto la presenza di oltre 3.500 visitatori –  è stato inaugurato lo scorso 27 aprile ed è composto da una sala dove è stato collocato l’archivio storico della Cassa di Risparmio di Jesi e dove è stata allestita una biblioteca riguardante una speciale collezione di volumi editi dalle Fondazioni bancarie italiane; dal caveau, la cui presenza ricorda che fu sede dell’istituto bancario Carisj, e dove si possono ammirare la stanza blindata del tesoro, le casseforti d’epoca oltre alla collezione di monete e banconote della Repubblica, di recente acquisizione; da un’ala al piano terra dove sono collocate le sale riunioni arricchite da una collezione contemporanea che ha carattere jesino e marchigiano, ed è composta da opere reperite nel tempo attraverso lasciti e acquisti.

Al primo piano si trovano le opere dal ‘500 al ‘700, che variano sia per periodo storico che per scuola pittorica. Sempre al primo piano c’è una sala riunioni per incontri e dibattiti su tematiche sociali e culturali.

Le opere di Edmondo "Mondo" Giuliani esposte a Palazzo Bisaccioni

Le opere di Edmondo “Mondo” Giuliani esposte a Palazzo Bisaccioni

Lo scorso agosto, in occasione del Meeting di Rimini, Fondazione Carisj era presente con un proprio stand per illustrare l’utilizzo dell’attivo di bilancio nel welfare sul nostro territorio attraverso erogazioni liberali e la bellezza e la ricchezza – utilizzando filmati e documentari – dei beni culturali della Vallesina e delle Valli del Misa e del Nevola con i Comuni capofila, Jesi e Senigallia. L’iniziativa ha avuto un buon successo di pubblico grazie anche alle serate dedicate alla degustazione di bevande e cibi offerti da ditte produttrici dell’agroalimentare del nostro territorio.

Nel mese di dicembre spicca la presentazione delle iniziative realizzate a Senigallia a fronte della disastrosa alluvione provocata dal fiume Misa: il rinnovo di parte del parco di mezzi meccanici per la raccolta dei rifiuti e la sistemazione dei locali della scuola d’infanzia e primaria della frazione Vallone. Dalla Fondazione sono stati erogati 50 mila euro che sono andati ad aggiungersi agli 85 mila devoluti, con un contributo di solidarietà, da tutte le altre Fondazioni bancarie marchigiane.

Da ricordare anche l’allestimento, tra le altre, della mostra itinerante “Giuliani, una scia di colori” per i 100 anni dalla nascita, con la pubblicazione del catalogo delle sue opere, e quella su Osvaldo Licini “Le tracce e il segno”.

Quindi, una moltitudine di incontri e conferenze svoltesi nelle sale convegni della Fondazione ad opera delle varie associazioni cittadine.

(p.n.)

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