Cronaca
JESI MAMMA SVIENE MENTRE PASSEGGIA, IL PIANTO DISPERATO DEL PICCOLO FIGLIO DURANTE I SOCCORSI
29 Agosto 2016
JESI, 29 agosto 2016 – Un pianto disperato, continuo, inconsolabile. Lungo corso Matteotti le vasche della sera si sono interrotte per capire cosa stava succedendo.
Era un bimbo di 3/4 anni che sembrava non dovesse fermarsi più.
Ed era successo che poco prima, verso le 18.30, una famigliola bangladese stava passeggiando tranquillamente quando d’improvviso la mamma, colta da malore, si è accasciata a terra svenuta.
Il marito ha cercato di soccorrerla come poteva, ma cosa doveva fare?
L’unica soluzione che gli si è prospettata, visto che la consorte dava segni di ripresa, è stata quella di portarla nel vicino studio medico situato di fronte alla farmacia delle Grazie.
Una volta arrivati ha chiesto aiuto e immediatamente Adele, la segretaria dello studio medico, ha allertato il 118.
L’ambulanza della Croce Verde è arrivata subito e la donna, una 40enne, è stata imbarcata mentre le si prestavano le prime cure.
Il piccolo figlio, però, proprio non ne voleva sapere di starsene lontano dalla madre. E così ha iniziato a disperarsi accanto all’ambulanza, con il padre – paziente, preoccupato e tenerissimo – che tentava in ogni maniera di calmarlo. Ma non sono servite neanche le caramelle che gli offriva.
Lui voleva la mamma che, intanto, era nell’ambulanza.
A questo punto ci ha pensato una commerciante di un vicino negozio che, attratta dalle urla e resasi conto di quanto stava accadendo, ha cominciato a parlargli con dolcezza e ad accarezzarlo.
“Sono una mamma anch’io – ci ha poi detto – mi è venuto d’istinto fare in questo modo, anche se non lo conoscevo. Le mamme si comportano tutte così…“.
Intanto i militi della Croce Verde provvedevano al trasporto verso il pronto soccorso del “Carlo Urbani” per gli accertamenti.
Lui, il piccolo, ha continuato a piangere, poi singhiozzare ancora un po’. Quindi si è rimesso nel passeggino spinto, stavolta, dal padre.
Per la mamma, comunque, non sembra trattarsi di nulla di grave.