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Cronaca

Jesi «Mancanza di garbo verso il consigliere Chiara Cercaci» 

 Daniele Massaccesi, Presidente del Consiglio comunale per due legislature, analizza alcune questioni tecniche emerse nell’ultima riunione dell’assemblea cittadina

di Marco Pigliapoco

Jesi, 30 ottobre 2022 – Nel Consiglio comunale di giovedì 27 ottobre si sono accesi gli animi in aula. Questioni politiche certo, ma anche tecniche rispetto allo svolgimento del dibattito.

Su questi ultimi aspetti abbiamo chiesto un parere a Daniele Massaccesi, presidente del Consiglio per due legislature dal 2012 al 2022, e di conseguenza profondo conoscitore dei regolamenti d’aula.

Il presidente del Consiglio comunale Luca Polita, applicando l’art 68 comma 7 del regolamento, ha accorpato l’interpellanza del consigliere Chiara Cercaci, in merito alla Consulta per le donne, a una proposta di deliberazione sempre sullo stesso tema, creando malumori nel gruppo di FdI, come valuta la questione?

«Mi sia consentita una premessa: non è mia intenzione fare un esame dell’operato del Presidente, ma posso portare la mia esperienza dovuta alla responsabilità che mi è stata concessa fino a pochi mesi fa. In casi analoghi ho sempre lasciato spazio alle interpellanze, trattando le pratiche in maniera separata. Nello specifico, pur trattando la stessa tematica generale, l’interpellanza aveva una valenza politica, mentre la pratica di deliberazione si concentrava su un aspetto tecnico, ovvero la nomina dei consiglieri all’interno della consulta. Pertanto non le avrei trattate congiuntamente. Aggiungo: l’interpellanza è stata comunque presentata all’ultimo punto dell’odginsieme alla pratica, quindi la scelta di accorpamento mi sembra abbia avuto poco senso logico». 

“Il consigliere” o “la consigliera” Chiara Cercaci, sul tema si è accesa la bagarre in aula: lei come la pensa?

«Termini come assessora”, o “Sindaca” mi appaiono bruttissimi, anche perché l’uso comune al maschile nasce come casualità. A ogni modo, nel mio ruolo istituzionale ho sempre utilizzato “la Consigliera” per le donne, a esclusione di Chiara Cercaci che ha espressamente chiesto di declinare il suo ruolo al maschile. Non ci trovo nulla di scandalosoUn Presidente può non esser d’accordo, ma deve rispettare questa volontàConoscendo Luca Polita, sono rimasto sorpreso da questa mancanza di garbo».

Chiara Cercaci ha dichiarato al Presidente: «Se vuole che faccio la donna, faccio una sfilata», come interpreta queste parole?

«Era una battuta, e la reazione della maggioranza è stata esagerata e scomposta».

Sulla questione “di genere” che era emersa, non è stata data la possibilità di intervenire alla capogruppo di Jesi in Comune Agnese Santarelli. Il suo punto di vista?

«In questo caso il Presidente è stato corretto. La consigliera aveva già effettuato i due interventi previsti, e un terzo non era ammissibile».

Il consigliere Antonio Grassetti ha citato un vostro scambio di messaggi avvenuto durante l’assemblea: avvocato Massaccesi, ha aderito a Fratelli d’Italia?

«Specifico un punto: avevo parlato con Grassetti prima dell’intervento del Sindaco, che ha chiarito la mia perplessità. Per il resto, rimango saldo in Jesiamo, con qualche via di fuga a livello nazionale verso FdI».

Come giudica la scelta della maggioranza di non nominare il proprio rappresentante all’interno della Consulta per le donne?

«Una decisione sbagliata, come fu quella di non nominarlo quando erano in minoranza. Avevamo deciso di far nominare un rappresentante sia per la maggioranza come per l’opposizione, proprio per tenere un atteggiamento equanime. Si può non approvare la forma che abbiamo dato a questo organismo comunale, ma aspettando le modifiche promesse, la battaglia si conduce all’interno, altrimenti non stiamo parlando di politica ma di infantilismo».

Dopo cinque anni all’opposizione, e dieci da presidente dell’assemblea cittadina, le manca l’aula consiliare?

«Sinceramente un po’ mi manca. I primi cinque anni sono stati durima comunque piacevoli, e posso dire che mi sono divertito. L’esperienza da Presidente è stata bellissima, grazie anche al supporto che ho ricevuto dagli uffici e dai segretariFaccio un appello scherzoso alla sinistra: visto che vogliono cambiare i regolamenti di tutte le Consulte, magari trovano anche il modo di farmi intervenire di nuovo in Consiglio».

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