JESI Maurizio Mangialardi: «L’operazione Intesa-Ubi preoccupa»

Il candidato governatore del centrosinistra, intervistato nella nostra redazione, interviene rilanciando il ruolo della politica

JESI, 4 agosto 2020 – La scalata sostanzialmente già conclusa di Intesa Sanpaolo nei confronti di Ubi Banca, mette in allarme i piccoli clienti, alza il livello di guardia dei dipendenti, e scalda gli animi della politica.

 

Quanto già accaduto in precedenza con la vicenda Banca Marche, fa suonare un campanello d’allarme che non può lasciare indifferenti. Nei giorni scorsi il sindaco di Jesi Massimo Bacci ha incontrato i vertici di Intesa Sanpaolo.

Ospite per una intervista a tutti campo della nostra redazione, anche il candidato governatore delle Marche del centrosinistra Maurizio Mangialardi, si è espresso sulla questione.

«Finora non ho detto nulla, mentre altri parlavano – ha sottolineato –  perché bisognava aspettare che l’opa venisse conclusa. Sul piano strategico nazionale l’operazione rafforza le nostre banche verso l’Europa, ma pensando alle Marche ci impoverisce».

«C’è una situazione di preoccupazione – ha sostenuto Mangialardi –  a partire dai livelli occupazionali, fino alle garanzie da avere rispetto alle interlocuzioni: abbiamo bisogno di una struttura che possa prendere decisioni qui, e non a Bologna, per recuperare le competenze territoriali».

«Allo stesso modo sono preoccupato sul fronte dei Confidi: quella garanzia su una scala molto grande, potrebbe essere più leggera. Però, la politica deve tornare al suo ruolo, e pretendere delle presenze e delle disponibilità verso i nostri imprenditori che hanno bisogno di un accesso al credito quantitativo. Nel frattempo mi auguro che le Banche di Credito Cooperativo possano crescere».

Domani pubblicheremo l’intervista completa a Maurizio Mangialardi, all’interno del cammino verso le elezioni regionali, che vedrà i candidati presidenti ospiti della nostra sede di Jesi.

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