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Cronaca

JESI «NELLA VITA DI PIETRO DIO HA FATTO MERAVIGLIE»

Tanta gente ai funerali del carrozziere jesino Pietro Saburri nella chiesa Madonna del Divino Amore

JESI, 17 luglio 2019Pietro era buono. Pietro era disponibile con tutti, specialmente con chi aveva più bisogno. Pietro era fedele e altruista, un vero amico. Pietro ha dispensato amore agli altri e alla sua famiglia. Tanto che, alla fine, don Marco Micucci, concelebrante del rito funebre assieme al parroco della chiesa Madonna Regina della Pace, don  Paolo Ravasi, ha sottolineato come «oggi qui si è come aperto uno squarcio di paradiso».

I funerali del carrozziere Pietro Saburri, 54 anni, deceduto a Chiaravalle sabato scorso all’interno della propria auto per un malore improvviso, hanno richiamato tanta, tantissima gente. Tanto che via Zara, pur stretta e lunga, dove si affaccia la chiesa, era piena. Tutti a voler salutare per l’ultima volta – «ma è solo un arrivederci», ha ricordato qualcuno dei suoi amici – un uomo conosciuto e apprezzato da tutti. Non solo per le sue doti professionali ma anche, e soprattutto, per essere come era. Un vero uomo, che il bene lo faceva in silenzio.

«Lui ha vissuto così e così se n’è andato – ha ricordato nell’accorata omelia il parroco, don Paolo – in punta di piedi, accostando sul ciglio della strada, senza disturbare nessuno. Lui che la vita ha saputo donarla agli altri, pronto ad aiutare tutti, lui che ha tanto amato la sua famiglia, la moglie Gigliola e le figlie Sofia ed Elisa».

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Aiutava chi era in difficcoltà, Pietro, e lo ha fatto anche quando un giorno «Salvatore si è presentato alla sua porta. Non aveva nulla se non il bisogno di essere aiutato. E Pietro lo ha accolto, gli ha dato da mangiare, lo ha aiutato. Gli ha ridato la forza di andare avanti e di rifarsi una vita. Chi può credere che Dio non lo abbia portato vicino a sè? Nella vita di Pietro, Dio ha fatto meraviglie».

Il dolore rimane ma ognuno custodirà nel proprio cuore un sorriso, un gesto, uno sguardo, una parola bella di Pietro che aveva una  passione per il volo, era bravo a librarsi in aria con gli ultra leggeri.

E adesso vola nei cieli infiniti.

Pino Nardella

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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