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Cronaca

JESI OASI DI RIPA BIANCA, AMARA SORPRESA: CANCELLI CHIUSI NEI WEEK END DI GENNAIO

oasi_jesi2JESI, 31 dicembre 2015 – Scade oggi, ultimo giorno dell’anno, la convenzione tra Wwf e Regione per la gestione dell’Oasi di “Ripa Bianca”. Convenzione, però, già aggiudicata sempre al Wwf per il triennio 2016-18 che va aprendosi da domani.

Non è un momento facile, comunque, per la nostra Riserva, in quanto, come informano dalla stessa «a causa del ritardo nella stipula della convenzione e

(foto Danilo Bracaccini)

(foto Danilo Bracaccini)

della contestuale  situazione di criticità finanziaria dovuta alle riduzioni delle risorse disponibili, sarà chiusa al pubblico nei fine settimana per tutto il mese di gennaio».

Le aperture, comunque, ad ingresso libero, riprenderanno regolarmente nei week end di febbraio, mentre le varie attività didattiche e di programmazione del Centro di educazione ambientale si svolgeranno senza interruzioni.

«Questo slittamento –  ci dice il direttore David Belfiori – dipende dal fatto che non possiamo garantire le necessarie coperture assicurative per i visitatori. Inoltre, impiegheremo questo mese per resettare le nostre situazioni interne, anche contrattuali».

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(foto Paolo Bolognini)

Tutto deriva dall’approvazione dell’assestamento di bilancio della Regione Marche (il 15 dicembre scorso) che prevede il dimezzamento delle risorse destinate alle aree protette. Si passa, infatti, da 2 milioni e 100 mila euro a un milione e 200 mila. Con buona pace per il futuro che si prospetta incerto.

«Per il 2015 abbiamo ricevuto meno finanziamenti, 50 mila euro, per tutte le spese correnti, a fronte dei 92 che sembra ci saranno destinati per il 2016-17. Certo, è meno di quanto prendevamo cinque anni fa, ma più di quest’anno, per il quale, fatti tutti i conti, cercheremo di recuperare quanto manca. Non è facile, e questa situazione sta creando non pochi problemi».

oasi_jesi1La scure dei tagli fa vittime ovunque e non risparmia niente e nessuno. Per la Riserva naturale regionale di “Ripa Bianca”, oasi del Wwf, il momento è difficile ma non ancora drammatico.

Attraversata dal corso del fiume Esino è una delle più importanti zone umide delle Marche e la più importante per la nidificazione degli uccelli acquatici – presenti 150 specie -. Inoltre, è valorizzata anche perché habitat ideale, il migliore del centro Italia, del marangone minore (microcarbo pygmeus), il più piccolo tra i cormorani.

La tutela del luogo trova le sue origini nel 1997, grazie ad una battaglia intrapresa dallo scomparso Sergio Romagnoli, socio Wwf e naturalista, al quale l’area didattico-naturalistica, istituita dal Comune ed estesa per 18 ettari, è dedicata. Essa si trova all’interno della Riserva (istituita nel 2003) di 310 ettari.

(foto Paolo Bolognini)

(foto Paolo Bolognini)

Molte sono le attività che vi si svolgono, dalla riqualificazione ed educazione, anche con le scuole, ambientale alla ricerca scientifica con la presenza di due stazioni, ornitologica ed entomologica. Quindi, la documentazione naturalistica, il volontariato, il coniugare la natura con l’impegno sociale a favore di persone svantaggiate.

Un pezzo bellissimo della nostra terra, divenuto tale – confinava con la discarica comunale negli anni ’80 – in virtù di interventi specifici e di una gestione attenta e qualificata. Un ambiente che fa della biodiversità la sua ricchezza, offerta a chi vi si reca in visita. Che va protetto e incentivato.

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foto dal post Riserva Ripa Bianca

 

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