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Cronaca

JESI Oggi l’ultimo saluto a Leopoldo Latini

Alla casa funeraria Santarelli visite sino a questa sera poi trasferimento a Fano per la cremazione e sepoltura al cimitero di Jesi, il ricordo di Claudio Latini ds della Asd Cupramontana 

JESI, 20 novembre 2020 – Continuano gli attestati di stima e l‘esternazione di ricordi per la figura dell’ex presidente della Jesina Calcio, e imprenditore nel ramo delle cucine componibili, Leopoldo Latini, deceduto lunedì scorso all’età di 88 anni.

La salma da ieri mattina si trova nella Casa Funeraria Santarelli, via Breccia 6 a Monsano, e sarà disponibile alle visite fino alle ore 20 di oggi. Successivamente – dopo una cerimonia funebre strettamente privata all’interno della stessa struttura – sarà trasferita a Fano dove avverrà la cremazione e le ceneri tumulate nel cimitero di Jesi.

Tra le tante testimonianze pervenute anche quella di Claudio Latini attuale direttore sportivo della Asd Cupramontana che in gioventù, agli inizi degli anni ’80, era un dipendente della Latini Cucine.

«Ho lavorato per lui prima di venire assunto alle Poste Italiane – sottolinea – e sono stati momenti belli e i ricordi affiorano alla mente soprattutto per il calcio. Poldo sapeva delle mie conoscenze calcistiche e spesso mi svelava segreti in anteprima. Come l’accordo e la firma di Gegè Di Giacomo alla guida della Jesina che mi rivelò personalmente e di proposito proprio in fabbrica mentre ero sul posto di lavoro». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]
«Con me si è comportato sempre da vero signore ma, leggendo e ascoltando ora i ricordi di tanta gente, vedo che Latini era così con tutti. A proposito di Jesina, nell’anno del campionato di C1, ricordo un aneddoto curioso. C’era nn periodo del campionato dove la squadra non vinceva. Una domenica un nostro collega, suo dipendente, si sposò e tutti fummo invitati al pranzo, Latini compreso. Pranzo che non consumammo sino alla fine perché si doveva correre allo stadio alla partita. Quella domenica la Jesina vinse e il giorno dopo Leopoldo Latini, in fabbrica, chiamò tutti, imponendo un matrimonio per domenica perché si doveva fare di tutto per salvare la Jesina».

«Di recente, prima del lockdown, lo incontravo spesso, lui era residente presso la Casa di riposo di Cupramontana. Era in carrozzina ma sempre lucidissimo e abbiamo tanto parlato  di calcio. Mi ha sempre rispettato, la sua morte mi ha davvero addolorato. Mi dispiace tantissimo e voglio fare le sincere condoglianze alla famiglia anche da parte di tutto il Club Calcio del Cupramontana».

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