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Cronaca

Jesi Omicidio di Civitanova Marche, il cordoglio del sindaco Fiordelmondo

La dura presa di posizione di Rifondazione, il presidente Francesco Acquaroli: «Regione si costituirà parte civile»

Jesi, 30 luglio 2022 – «Non riesco a restare indifferente dinanzi a quanto accaduto a Civitanova Marche. A nome mio e del Comune di Jesi esprimo le più sincere condoglianze alla famiglia di Alika Ogorchukwu».

Queste le parole del primo cittadino in merito all’omicidio del 39enne nigeriano (foto in primo piano), ambulante, domiciliato a San Severino, che si stava spostando con una stampella, aggredito con furia da un 32enne operaio, Filippo Claudio Ferlazzo – poi arrestato – in Corso Umberto e picchiato a morte anche con il bastone che usava come stampella. 

«Sono profondamente indignato dall’indifferenza nella quale è avvenuta l’aggressione e dal razzismo che ha segnato i contorni di questa vicenda. Credo che le istituzioni debbano avere l’obiettivo di dare ai cittadini e alle cittadine gli strumenti di relazione e di incontro».

«È dentro questa prassi di comunità che affogano i germi della violenza dell’individualismo e della paura, che vanno affrontati e contrastati con un impegno sempre vivo».

Anche Rifondazione comunista ha preso posizione denunciando, tra l’altro, «un altro omicidio, un’altra vittima del razzismo, dell’intolleranza, dell’indifferenza. Alika Ogorchukwu… era nero, era povero, era uno “scarto” in una società che vive di apparenze. Nell’elegante corso di Civitanova è stato rincorso, bastonato e ammazzato nell’indifferenza dei passanti dove qualche smartphone riprendeva la scena. È l’immagine perfetta che descrive la fine del mondo, perché una società che vive di indifferenza è una società senza più valori condivisi, è la trascendenza dell’umano».

«Subito a Civitanova e non solo si sollevi l’indignazione di chi ancora si sente umano. Una grande manifestazione per esprimere vicinanza e chiedere giustizia, non solo ad Alika e alla sua famiglia ma a tutti gli Alika che ogni giorno sono costretti/e alla disperazione».

Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli è intervenuto in merito all’uccisione del 39enne nigeriano annunciando che «la Regione chiederà di costituirsi parte civile nel procedimento che si aprirà. Le Marche sono una terra accogliente e solidale, un fatto come quello di ieri è inaccettabile per la nostra comunità ed è completamente estraneo alla nostra cultura. E’ necessaria tolleranza zero rispetto alla violenza, in ogni forma, con l’impegno sinergico di tutte le istituzioni».

(Redazione)

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