JESI PARCHEGGI BLU: «RISCHIO DIROTTAMENTO VERSO I CENTRI COMMERCIALI»

“Jesi in Comune” incalza l’Amministrazione anche sul trasporto pubblico: «Bene la riduzione degli abbonamenti ma deve essere più efficiente»

JESI, 5 febbraio 2019 – «Il comune di Jesi riconferma gli incentivi per chi apre nuove attività, ma soltanto 500 euro l’anno per tre anni, e poi mette in centro tutti i parcheggi a pagamento». L’opposizione con Jesi in Comune torna sulla questione dei parcheggi blu (leggi l’articolo) temendo che l’operazione porti la gente «verso i centri commerciali».

«Si pensa ad un centro storico monopolizzato dal divertimento serale, penalizzando ulteriormente la residenzialità, il commercio, i servizi – spiega l’opposizione .- Lo scorso settembre sono state annunciate le colonnine elettriche per le auto, uno dei punti anche del nostro programma: occorre prevedere anche l’esenzione dal pagamento dei parcheggi, per agevolare l’uso dei mezzi elettrici. Come a Senigallia per esempio. E rimaniamo dell’idea che l’esenzione dal pagamento del parcheggio vada prevista anche per le auto a servizio delle persone disabili»

L’assessora all’ambiente Cinzia Napolitano ha recentemente annunciato che l’Amministrazione, per favorire l’utilizzo del trasporto pubblico urbano, ha dimezzato l’abbonamento degli autobus fino al prossimo mese di giugno (leggi l’articolo) ma anche su questo aspetto Jesi in Comune evidenzia: «Va bene la riduzione del costo degli abbonamenti, ma manca sempre il presupposto fondamentale: che il trasporto pubblico funzioni. Senza una rivisitazione generale del servizio, tutte le altre misure non servono».

Il gruppo di opposizione spiega: «Abbiamo proposto dei percorsi con il bus navetta che siano frequenti per il centro e di prevedere delle soluzioni per chi abita in centro storico. Un’operazione del genere deve essere più strettamente collegata al piano urbano del traffico e al piano urbano della mobilità sostenibile. Altrimenti è solo per fare cassa. Rimaniamo in attesa di sapere l’esito degli incontri tra l’assessora Cinzia Napolitano e la Cna (leggi l’articolo) che, ci sembra, stia seguendo attentamente la questione».

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