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Cronaca

JESI Polizia Locale, l’ultimo giorno del Comandante Dongiovanni (video)

Da lunedì a Desio, tra gli impegni più gravosi «l’attività sulle strade, l’infortunistica è stata intensa, un numero di incidenti particolarmente elevato in questo Comune»

di Pino Nardella

JESI, 9 aprile 2022 – Il Comandante della Polizia Locale, Giovanni Dongiovanni, ai saluti. Ieri era l’ultimo giorno di servizio presso il Comando, alle 14 è ufficialmente terminato il suo impegno a Jesi. Dopo poco più di tre mesi, avendo iniziato il 15 dicembre scorso.

Motivazioni familiari e per il 40enne dirigente superiore il ritorno in Lombardia – da dove proveniva – sarà in quel di Desio, una cittadina poco più grande della nostra, come nuovo Comandante della Municipale, a far data da lunedì prossimo 11 aprile.

Giovanni Dongiovanni – che ha ricevuto importanti riconoscimenti professionali nel corso della sua carriera – aveva iniziato come agente 20 anni fa a Opera, poi a Segrate, nel 2010 ufficiale ancora a Opera e, nel 2017, comandante a Desio. Quindi la parentesi jesina.

«Qui mi sono trovato bene – racconta il Comandante -, una realtà diversa da quella lombarda, una sfida professionale interessante, abbiamo fatto tante cose, accelerando sull’informatizzazione, sugli strumenti di autotutela, sulla dotazione delle bodycam, riorganizzato il nostro modo di lavorare. Mesi intensi e stimolanti».

L’impegno più gravoso che ha dovuto affrontare?

«L’attività di Polizia Stradale con l’infortunistica è stata particolarmente intensa. Un numero di incidenti particolarmente elevato in questo Comune, quindi bisognerà lavorare sulla sicurezza stradale. Jesi ha un territorio molto esteso, pari alla metà di quello di Milano. Il presidio delle forze di polizia per scoraggiare alcuni comportamenti è difficilmente percepibile dagli automobilisti e ci può essere la tendenza a violare alcune norme. Poi ci sono le infrastrutture, alcune strade dovrebbero essere riammodernate. Le piste ciclabili installate in alcuni assi viari riducendo la larghezza della carreggiata consentono un rallentamento dei veicoli. Ma quello che mi ha impressionato è stata l’entità degli incidenti, un numero eccessivo di cappottamenti, di danni rilevanti e, in molti casi, prognosi importanti. Bisogna fare una riflessione globale e ritracciare le cause dell’incidentalità stradale».

Il Comandante Giovanni Dongiovanni, da lunedì sarà in servizio a San Giuliano Milanese

A proposito di sicurezza non possiamo non parlare di centro storico e della movida molesta di fine settimana…

«Ho incontrato i residenti, io stesso vivevo a Jesi in questi mesi e mi è capitato di uscire la sera. Dobbiamo tener conto che viviamo un periodo post pandemico. Due anni che hanno cambiato il nostro modo di vivere, la nostra società, comprimendo anche i giovani. Questo non possiamo dimenticarlo. I giovani hanno più voglia di stare all’aria aperta, uscire, e le attività commerciali, che hanno sofferto molto anche loro con le chiusure, offrono maggiori servizi e intrattenimenti, anche allungando gli orari di apertura. E se tutto questo non viene gestito correttamente crea le disfunzioni che sappiamo, con disagi ai residenti».

Cosa porta con sé di questa esperienza, breve ma intensa, vissuta a Jesi?

«Un bagaglio professionale ampliato in quanto la Polizia Locale delle Marche è diversa da quella della Lombardia, un fare Polizia Locale molto differente, e questo mi aiuterà nelle prossime sfide».

Ma in cosa consiste questa diversità?

«In Lombardia la Polizia Locale ha un ruolo centrale nella sicurezza urbana, nelle Marche ancora non è così, però certi problemi si presenteranno nei prossimi anni e quindi si dovrà cambiare l’operatività quotidiana. Anche sollecitando la dotazione dell’arma da fuoco per poter ampliare l’orario di servizio alla sera, accanto alle forze di polizia. A chi verrà dopo di me consiglierei di presidiare il controllo di alcune aree commerciali in cui è possibile che ci siano aziende paravento o una non corretta tutela di ciò che si vende al consumatore perché sempre lì nasce l’illegalità, e poi di ragionare su come lavorare con gli altri colleghi delle forze di polizia sul controllo del centro storico».

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