Opinioni
JESI Quando il vento soffia impietoso verso destra
23 Settembre 2020
Rifondazione Comunista dopo le elezioni: «Continueremo a rafforzare Dipende da noi»
JESI, 23 settembre 2020 – Le Marche sono una realtà a sé, tutta speciale, e facilmente riassumibile.
Il centro-sinistra a trazione Pd è stato una delusione profonda per gli stessi suoi elettori, ha fatto scelte sbagliate e largamente contestate specialmente nella sanità e per i problemi della ricostruzione nelle zone terremotate.
Le destre, che hanno goduto di grande visibilità in questi 5 anni, si sono opposte a tali politiche in modo più o meno strumentale e così le elezioni regionali sono tornate ad essere percepite come uno scontro fra i due blocchi mettendo tutti gli altri in una posizione di oggettiva marginalità al di là dei rispettivi contenuti politici e programmatici.
Il Partito della Rifondazione Comunista delle Marche aveva individuato questo rischio e non a caso ha aderito con entusiasmo alla proposta di Dipende da noi, fiduciosi che anche altri soggetti di sinistra aderissero, come sembrava, a questa nuova formazione.
Scelte identitarie hanno poi impedito di raggiungere, in questa fase, l’obiettivo della lista unitaria e di eleggere un rappresentante in Regione. Un’occasione mancata che speriamo sia oggetto di riflessione per tutti coloro che a sinistra comprendono che se non si lavora per una lista unitaria, capace di essere una forte attrazione per i delusi della mancanza di alternative alle politiche neoliberiste, rischiamo di essere tutti condannati alla irrilevanza tradendo così quelle classi che diciamo di difendere.
E le destre saranno ben felici di non trovare punti forti di resistenza alle loro politiche. Per questo intendiamo continuare in questa direzione per rafforzare Dipende da noi e per allargare il campo delle inclusioni a persone di sinistra che credono in un progetto di ampio respiro.
Nella nostra città, Jesi, nonostante l’invio dei big della destra, sia politica che sociale, da Pillon a Salvini, la lista Dipende da noi raccoglie un 4.56, mentre Roberto Mancini il 5.24, ci sono tutte le premesse per continuare il percorso avviato.
Partito della Rinfondazione Comunista
©RIPRODUZIONE RISERVATA