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JESI Rete Mab: alla “Leopardi” progetto didattico innovativo (video)
7 Febbraio 2022
Il comprensivo “Carlo Urbani” di Jesi è Polo territoriale dell’iniziativa volta a educare alla bellezza e stimolare l’intelligenza emotiva
JESI, 7 febbraio 2022 – Pomeriggio di formazione quello di sabato alla scuola secondaria di primo grado Leopardi di Jesi nell’ambito del progetto Rete Mab Italia.
Un laboratorio di mappatura collettiva e partecipata di luoghi in cui i dati percettivi vengono integrati con le conoscenze culturali di un territorio, al fine di educare alla bellezza e stimolare l’intelligenza emotiva.
«Rete Mab Italia è un progetto a carattere nazionale – spiega il dirigente Gilberto Rossi -. Una metodologia particolare che consente di unire diverse competenze, tra cui il digitale per mappare il territorio e stimolare negli alunni il racconto del territorio stesso. Esperienzea innovativa molto interessante, cui i ragazzi partecipano attivamente. Le attività si svolgono all’aperto, la pandemia ha complicato le cose ma si prevedono uscite e viaggi. La fase finale si terrà a Procida, capitale italiana 2022 della cultura».
Coinvolte le classi seconde del comprensivo Carlo Urbani di Jesi e Santa Maria Nuova, con la partecipazione delle insegnanti Noemi Lancioni, referente del progetto, coadiuvata da Chiara Manarini e Stefania Ilari.
«Secondo anno in cui partecipiano all’attività – spiega Noemi Lancioni -. Lo scorso anno siamo arrivati primi a livello regionale. L’obiettivo è la conoscenza e la valorizzazione del territorio dove abitiamo che tira in gioco non solo gli elementi oggettivi ma anche i dati emozionali, empatici di chi lo vive».
Venerdì studenti e studentesse sono sono andati di persona in via Esino, hanno visitato il fiume e raggiunto via Marconi, quindi la stazione feroviaria. Sabato, invece, si sono svolte le interviste ai cittadini di Jesi in merito ai ricordi che hanno di quei luoghi.
La giornata è stata arricchita dalle testimonianze dell’assessore all’ambiente del Comune, Cinzia Napolitano, che ha parlato del fiume, dell’ingegner Marcello Agostinelli, Francesca Catani, insegnante di italiano della Leopardi e Gastone Pietrucci de La Macina che ha cantato alcuni brani della tradizione popolare.
Con loro si è parlato di archeologia industriale dal punto vista progettuale e architettonico, di via Marconi e delle filande, del periodo d’oro della zona della stazione ferroviaria, del lavoro nelle prime fabbriche e della condizione della donna all’epoca.
Eleonora Dottori
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