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Cronaca

Jesi Richiesta di Inwit per una nuova antenna a Colle Paradiso

L’istanza per l’infrastruttura è del dicembre scorso, ora dovrà pronunciarsi la Conferenza dei Servizi ma il sindaco Lorenzo Fiordelmondo ha intenzione di armonizzare l’intero Piano di Rete del Comune

Jesi – A fine 2023 la Inwit Spa ha fatto pervenire al Comune di Jesi un’istanza Suap (Sportello unico per le attività produttive) per l’installazione di una infrastruttura per telecomunicazioni in zona Colle Paradiso.

La Infrastrutture Wireless Italiane Spa (Inwit) è il principale operatore infrastrutturale per le telecomunicazioni senza fili in Italia e ha come suoi maggiori clienti gli operatori di telefonia mobile del mercato italiano (Tim, Vodafone, ecc) ai quali mette a disposizione le installazioni che realizza e gestisce (torri condivise e polifunzionali, tralicci e pali). Attualmente, stando ai dati diffusi, la Società milanese ha oltre 23.000 torri in tutto il suolo nazionale.

Un’antenna per telecomunicazioni

A questo punto la procedura prevede che il Comune convochi la Conferenza dei servizi, ovvero l’organo che riunisce i vari Enti amministrativi competenti in decisioni di pubblico interesse, che con le sue molteplici rappresentanze e competenze deciderà in base a quanto stabilito dalle leggi se concedere o meno le autorizzazioni.

Stando a quanto ci riferiscono dal palazzo di Piazza Indipendenza, il sindaco Lorenzo Fiordelmondo ha intenzione di estendere l’argomento della riunione a una armonizzazione del cosiddetto piano di rete e piano comunale di locazione antenne, in modo di avere uno strumento aggiornato alle mutate esigenze sia di chi fornisce servizi che dei cittadini.

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo

Attualmente la materia è regolata da una legge del 2001, integrata da un’altra regionale del 2017. In sostanza, le antenne sono opere private ma ritenute di pubblica utilità. Ciò comporta che le possibilità dei Comuni di interferire sulla localizzazione di antenne nel proprio territorio abbiano dei limiti.

Proprio per questo ogni comprensorio redige il cosiddetto piano antenne, il quale ha in sostanza il compito di conciliare da un lato il diritto delle compagnie che operano nel campo della telefonia mobile di avere un numero di antenne sufficienti a fornire un copertura adeguata della rete ai fruitori del servizio (ovvero la quasi totalità dei cittadini) e, nel contempo, tutelare la salute della collettività dagli effetti potenzialmente dannosi dei campi elettromagnetici.

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