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Cronaca

JESI SANITÀ AREA VASTA 2, LA CGIL: “A CASA UNA DECINA DI PRECARI E C’È CHI È IN GRAVIDANZA”

Il direttore Asur, Alessandro Marini, e il Governatore Luca Ceriscioli

Il direttore Asur, Alessandro Marini, e il Governatore Luca Ceriscioli

JESI, 14 novembre 2016 – «Il fatto certamente più grave riguarda le lavoratrici precarie, precisamente le lavoratrici precarie in gravidanza». Tra domani e la fine del mese, una decina di precari della sanità pubblica vedranno esaurirsi il rapporto di lavoro; insomma, non avranno la proroga. Una mossa del tutto inaspettata, che ha colto di sorpresa la stessa Cgil: «A deciderlo – sostiene la sigla sindacale – è il Direttore dell’Area Vasta 2, Ing. Bevilacqua ed il Direttore Generale dell’ASUR Marche, Dott. Marini. Ovviamente, come sempre accade, senza darne informativa ai sindacati e violando l’accordo sulla proroga dei precari, ovvero sulla tenuta dei servizi e sul mantenimento dei L.E.A., sancito in data 13/12/2013 proprio al tavolo di confronto dell’Area Vasta 2 quando il Dott. Ciccarelli era Direttore Generale dell’ASUR Marche nonché Direttore facente-funzione dell’Area Vasta 2».

Maurizio Bevilacqua

Maurizio Bevilacqua

Ma ciò che ha lasciato senza fiato, innescando subito un braccio di ferro, è quel particolare sui cui i delegati sindacali della Rsu hanno acceso i riflettori: «Tra le motivazioni per cui non verranno prorogate, in assenza di altre motivazioni agli atti, quella di essere in gravidanza! Dopo che erano state correttamente collocate a tutela dello stato di gravidanza ed era stato loro assicurato che, come sempre avvenuto, sarebbero state prorogate. Motivazione che, ovviamente, l’Azienda ora non avrà il coraggio di ammettere e di rendere nota. Una cosa vergognosa per la P.A.!»

Tra questi precari, la maggior parte sono Infermieri ed O.S.S., ma tra essi anche un dirigente Medico dell’Area Riabilitazione ed 1 tecnico sanitario di Radiologia Medica.

«La dimostrazione che sono tutte “chiacchiere” quelle propinate finora dal Governatore della Regione Marche, Luca Ceriscioli – aggiunge la Cgil -. Rispedire a casa un Medico dell’Area della Riabilitazione significa chiaramente favorire il “privato”, mentre rispedire a casa un Tecnico Sanitario di Radiologia Medica di sicuro non risolve il problema delle Liste d’Attesa, rispetto al quale si continua a nascondere la realtà dei fatti, altro che abbattimento dei tempi d’attesa. È quindi giusto che l’opinione pubblica sappia come vengono trattate le persone dall’attuale governo della Sanità marchigiana, che trova la sintesi nell’attuale Presidente della Giunta Regionale, al contempo Assessore alla Salute. Il quale non ha mai risposto agli appelli rivoltigli dall’Area Vasta 2, ed ha permesso che fino ad oggi avvenisse tutta una serie di attacchi vergognosi alla Sanità Pubblica».

Conclude il sindacato: «Si sta escludendo i confronti sulla riorganizzazione del S.S.R., violando il Protocollo d’Intesa Programmatico Regionale da lui firmato con i sindacati; ai diritti sindacali, attraverso la modifica della Legge Regionale n.13/2003); alle tasche dei lavoratrici e delle lavoratrici, mediante l’irregolare taglio dei Fondi Contrattuali anni  2015-2016 disposto dall’ASUR Marche; ed alla dignità delle persone, vedasi vicenda dei precari ed i servizi ridotti al collasso epperò si continua a dire, fuorviando, che va tutto bene».

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