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Cronaca

Jesi Sanità, Marialuisa Quaglieri attacca il Sindaco si difende

Lorenzo Fiordelmondo ha risposto alla domanda di attualità posta dall’opposizione circa la Conferenza dei Sindaci che si è tenuta il 15 luglio scorso

Jesi, 28 luglio 2022 – «Non mi hanno messo nelle condizioni di partecipare»: così il sindaco Lorenzo Fiordelmondo ha replicato all’opposizione che ha presentato una domanda di attualità al Consiglio comunale odierno.

Nello specifico si chiedeva come mai il primo cittadino non avesse preso parte alla Conferenza dei sindaci dello scorso 15 luglio.

Il sindaco Lorenzo Fiordelmondo con il presidente del Consiglio comunale, Luca Polita

«La convocazione è arrivata, per mail, neanche 24 ore prima della riunione stessa quando era in corso il Consiglio comunale – ha spiegato Fiordelmondo -, con allegata la proposta di Legge (Pdl) n. 128/2022 concernente la nuova “Organizzazione del servizio sanitario regionale”».

L’avviso della convocazione, visti i lavori del Consiglio, è arrivato dalla segreteria comunale al Sindaco la mattina successiva «non mettendomi nelle condizioni di partecipare. Segnalo inoltre che si chiede ai Sindaci in meno di 24 ore lo studio della proposta di una legge con la quale si intende riorganizzare la struttura del Servizio sanitario regionale con il passaggio dall’Azienda sanitaria unica a 5 Aziende sanitarie territoriali. La metodologia della convocazione ha messo a disagio me come anche altri Sindaci del territorio con cui mi sono confrontato».

Dall’insediamento ad oggi, un mese, «ho chiesto di incontrare l’Area Vasta ma le dimissioni di Giovanni Guidi stanno complicando le cose. Ho altresì incontrato i Sindaci del nostro territorio che hanno vissuto, come Jesi, il disagio per la Guardia medica, come pure le organizzazioni sindacali dell’ospedale jesino, i medici e i primari. Ribadisco il mio impegno a organizzare un tavolo permanente sulla sanità, proposta accolta favorevolmenne dal personale sanitario».

In Consiglio la replica della consigliera Maria Luisa Quaglieri, Jesiamo: «Rifletta il Sindaco se tenere la delega alla sanità o cederla».

E ancora da parte del gruppo di opposizione: «Negli scorsi anni Jesi era capofila in un tavolo di lavoro per redigere il regolamento della Conferenza stessa. Posizioni e comportamenti certamente differenti, ma la cosa che non va mai dimenticata è che Jesi merita e la sanità merita di essere gestita non solo quando si è liberi da altri impegni ma con la precisa volontà di renderla prioritaria rispetto a tutti questi altri impegni (e sempre con la possibilità di delegare, in caso di personale impossibilità a partecipare). In considerazione del fatto che il Sindaco (o un suo delegato) è figura rappresentativa della tutela e della salute pubblica dei cittadini, non può esimersi dalla partecipazione ai tavoli di confronto regionali circa la riorganizzazione del Servizio sanitario regionale, con il rischio di non poter dar voce alle reali esigenze socio-sanitarie del territorio jesino».

(Redazione)

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