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Cronaca

JESI Se n’è andata Anna Bonadies

Insegnante e moglie del critico d’arte Armando Ginesi, gli Onafifetti ricordano la “cara amica”

JESI, 18 settembre 2021 – Purtroppo ci ha lasciato una “cara amica”, che ha attraversato con noi oltre cinquant’anni, dalla fine degli anni Sessanta ad oggi. Due righe ricevute stanotte, inviate da Renato Barchiesi, responsabile delle relazioni istituzionali del Consolato russo in Italia

Anna Bonadies, 82 anni, moglie del critico d’arte Armando Ginesi e mamma del Console onorario della Federazione Russa in Ancona, l’avvocato Marco, se n’è andata dopo aver trascorso gli ultimi periodi della sua vita soffrendo per un male che non le ha lasciato scampo.

Anna Bonadies con il marito Armando Ginesi

 Il concetto che ci ha sempre guidato nel discernere l’amico dal conoscente stretto ci ha fatto collocare Anna e la sua famiglia fra le persone a noi più care. Ci siamo conosciuti, dicevamo, quando Armando Ginesi ci invitò, per la prima volta nel 1970, alla Galleria “Il Centro (praticamente i locali in seguito utilizzati dalla società Habitat, dietro via Mura Occidentali), per presentare tre spettacoli, alla nostra maniera, nel giro di pochi mesi. Anna, curiosissima per questa che (allora) era considerata una forma di approccio alla musica e al teatro diversi, non ci lasciò più. 

La famiglia Ginesi con Gianni Letta

Le piacevamo. Così come Armando, ovviamente, con il quale collaborammo da vicino anche alla rivista che dirigeva, “Arte Nuova Oggi”, la cui redazione era situata al di sopra della Farmacia Moretti, lungo il Corso. Cosa piaceva ad Anna del nostro rapporto con lei? L’essere diretti come lei, insegnante di migliaia di bambini, che l’hanno amata, per anni, e che celava, dietro un atteggiamento apparentemente distaccato, la voglia di scherzare e di sdrammatizzare con la battuta sagace anche nelle situazioni in cui forse sarebbe servita una certa diplomazia.

Il segretario generale del Comune di Jesi fu, per diversi anni, suo fratello, il dottor Rocco Bonadies, con cui avemmo modo di “battibeccare” dal palcoscenico ed Anna ne rideva perché sapeva benissimo e aveva capito a cosa miravamo. Negli anni Armando ha sempre, diciamo sempre, presentato i nostri spettacoli, anche creando libretti di sala con un suo profilo su di noi.

Anna l’ha sempre seguito, ci siamo visti, frequentati, ci ha raccontato dei suoi viaggi insieme ad Armando in mezzo (o forse di più) mondo, sia come critico d’arte sia, in seguito, come console onorario, carica che oggi, dicevo, è ricoperta dal figlio Marco.

Le abbiamo sempre invidiato la conoscenza diretta coi massimi artisti moderni e contemporanei, i “miti” della storia dell’arte che prendevano, in casa Ginesi, il profilo di amici con cui potevano parlare di tutto. Non li elenchiamo, ma rivediamo, se ripensiamo all’ultima volta che siamo stati da Armando, Anna che ci porta il caffè e noi immersi in mezzo a decine di quadri e di pezzi che sono la storia culturale cui Ginesi ha lavorato per tutta la vita. Anna è stata sempre un suo punto di riferimento, negli ultimi mesi però la malattia non le ha concesso tregua: la sua casa, nei pressi di San Marcello, era vuota della sua presenza vivace, sempre pronta alla battuta, “perché con voi me lo posso permettere”. Armando sa che gli siamo vicini con il cuore e la mente, così come Marco e la sua famiglia. 

Un abbraccio a tutti e ciao Anna, lasci, nella tua casa e non solo, un vuoto enorme. 

(I funerali avranno luogo a San Marcello alle ore 10 di lunedì 20 settembre. Camera ardente presso la Casa del Commiato Santarelli di Monsano).

Gli Onafifetti

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