Segui QdM Notizie

Cronaca

JESI “SITUAZIONE DISASTROSA” PIRANI E GIACCAGLINI PRENDONO POSIZIONE CONTRO LA CHIUSURA DI BRONCOPNEUMOLOGIA

Luca Ceriscioli e Osvaldo Pirani

JESI, 29 dicembre 2017 – “Siamo contrari ad ogni tipo di accorpamento dei reparti se non per questioni di efficienza, questa situazione disastrosa sta andando avanti senza troppi problemi solo grazie all’enorme  spirito di sacrificio di medici e personale ospedaliero costretto a turnazioni massacranti e a svolgere più servizi contemporaneamente “ così tuona Osvaldo Pirani capogruppo Pd di Jesi sulla questione che da giorni seguiamo riguardo l’accorpamento del reparto di pneumologia a medicina cardiologia oltre  ad avere già l’emodialisi ,  metrologia e la dermatologia.

Continua Pirani “ci sono difficoltà oggettive anche a reperire medici specializzati , se ce ne fosse la volontà , il reparto non deve essere chiuso , al contrario va valorizzato il lavoro svolto fino ad oggi e che ha dato lustro alla nostra città, deve essere sede di unità operative complesse; la questione poi del pronto soccorso va rivista nella sua complessità, noi come pd stiamo lavorando in questa direzione, un plauso grande va a tutti quei professionisti che hanno permesso il trasferimento del nosocomio da viale della vittoria al Carlo Urbani senza perdere un giorno di operatività, i servizi sono stati sempre garantiti al massimo livello quindi con grande sforzo si dovrebbe puntare allo sviluppo dell’ospedale di Jesi e mai e poi mai ad un ridimensionamento, i fatti dimostrano che lo si può fare.”

Elvio Giaccaglini

Alle parole di Osvaldo Pirani fanno eco quelle di Elvio Giaccaglini della commissione Sanità jesina del Pd ” Ci vuole una riorganizzazione totale partendo dalle esigenze degli utenti , guardando verso un obiettivo unico che è quello della funzionalità attraverso una rete potenziata che coinvolga anche  la Regione” continua Giaccaglini “noi puntiamo ad uno sviluppo della nostra sanità su area vasta che dia una continuità a quanto già fatto; tra i progetti più importanti quello della cittadella della salute che vede il recupero del vecchio Murri per la post acuzie passando per la lungo  degenza  fino alla cronicità e l’eliminazione di interventi  tampone come quelli suggeriti dalla maggioranza.”

Allo stato attuale i disagi dell’accorpamento sono i diversi livelli di assistenza che gli operatori sanitari sono costretti a sobbarcarsi come carico di lavoro poiché le discipline e le specialistiche essendo diverse  hanno un loro preciso peso specifico, diversa diaria terapeutica, diversa procedura come da protocollo, diverso il modo ed il metodo di assistenza perché ogni specialistica segue un suo  protocollo.

(c.ade.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA

News