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JESI SPLENDIDA “MUSICA A PALAZZO”, HA RISCALDATO I CUORI

L’appuntamento a Palazzo Pianetti con Marta Tacconi, Federica Livi e le ClaAn per una serata fredda ma, grazie a loro, straordinaria

JESI, 30 dicembre 2019 – Una bella occasione, quella di suonare e cantare a Palazzo Pianetti. La pianista Marta Tacconi, il soprano Federica Livi e le CLaAn (Claudia Truffellini, Laura Fiordelmondo e Anna Stipa), tre indomite ragazze che si sono esibite con le altre due, l’hanno avuta e l’hanno sicuramente apprezzata.

Tutto il mondo conosce lo splendido Palazzo Pianetti, basta dare un’occhiata alle foto per rendersene conto, per cui esibirsi in questo gioiello è un po’ come se noi Onafifetti andassimo a recitare in trasferta il nostro cabaret al San Carlo di Napoli.

Ça va sans dire

Io e Mario Sardella, in delegazione per seguire da vicino Marta e i suoi straordinari progressi professionali, siamo andati prima del concerto, “ça va sans dire”, a trovarla per farle il solito “tanta merda” che si usa fra i teatranti di ogni ordine e grado.

Sapete sicuramente la storia del “tanta merda” – che ha sostituito nella mente di chi fa teatro l’insulso e freddo “tanti auguri” oltre al più famoso “in bocca al lupo”, perché è una sciocchezza, si dovrebbe rispondere a chi te lo dice “viva il lupo” e non il solito “crepi” – per cui eravamo dietro le cosiddette quinte per quel motivo.

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Troviamo due ragazze coperte e imbacuccate fino al midollo tanto che l’immagine della fiaba della piccola fiammiferaia che scrisse quello scriteriato di Hans Christian Andersen, che era restata nel profondo della nostra mente fin dall’infanzia, è subito scomparsa e ha ceduto il posto a due fagotti rossi imbottiti di coperte, guanti da montagna, ci mancava solo il tabarro.

Cosa era successo? Stavano per iniziare il concerto ed erano intirizzite perché faceva un freddo becco.

Credo che chiunque capisca che un palazzo come Palazzo Pianetti, con annessi e connessi, non possa avere termosifoni ma chi si occupa della gestione dello stesso forse avrebbe potuto provvedere, in qualche modo che non provocasse incendi, a porre in moto qualche aggeggio da riscaldamento.

“Musica a Palazzo”

Comunque si sa che gli eroi son tutti giovani e belli e che suonare scalda, così questo concerto, intitolato “Musica a Palazzo” ha preso il via.

Un programma indubbiamente impegnativo, incentrato sull’amore, con musiche di Schubert, Schumann, Tosti, Puccini e Donizetti.

Le ragazze si sono trasformate e in un silenzio assoluto hanno proposto il loro programma, dolce, delicato, pieno di momenti che solo l’amore ti sa offrire, davanti ad un pubblico attentissimo.

Piumino e cappotto scuro

Sono piovuti gli applausi, quello per cui tutte e cinque hanno, ciascuna per la sua parte, lavorato, dimenticando per un momento le inefficienze e le mancanze che avrebbero fatto imbestialire pure Snoopy.

Ovviamente, in conclusione, motivi della tradizione del Natale rielaborati e presentati con una partecipazione assoluta.

Anche il pubblico, che era rigorosamente in piumino o cappotto scuro come recitava l’invito, ha fatto festa per un concerto che, se non fossimo di parte perché la cara Marta è un pezzo importante del nostro gruppo, avremmo definito indimenticabile, con annesso moto di commozione. Invece è stato solo straordinario.

Un segno di maturità in una strada, quella di Marta e Federica soprattutto, che prevede spesso anche tanti sacrifici e rinunce.

Giovanni Filosa

(foto Michele Magliola)

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