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Cronaca

Jesi Sporcizia e irregolarità, chiuso bar e sanzione di 4.000mila euro

Il risultato di controlli amministrativi effettuati dagli agenti del Commissariato in collaborazione con personale medico del Dipartimento prevenzione e servizio igiene alimenti di origine animale dell’Ast


Jesi – Numerose violazioni riscontrate, sanzioni amministrative per 4.000 euro, sospensione temporanea attività con chiusura immediata esercizio in precarie condizioni igienico-sanitarie.

Nella giornata del 31 ottobre scorso con ulteriori approfondimenti nella giornata del 2 novembre agenti del Commissariato, unitamente a personale medico del Dipartimento di prevenzione/servizio igiene alimenti di origine animale dell’Ast, ha proceduto a controlli amministrativi congiunti in un esercizio commerciale rilevando e contestando diverse violazioni.

All’atto del controllo del bar in questione, che aveva tra l’altro l’insegna abusiva, il titolare risultava irreperibile, così per tutta la durata dei controlli, mentre era presente una dipendente, pur non essendo in grado di esibire sul momento alcuna documentazione attestante il regolare ingaggio.

Il laboratorio cucina, attiguo all’esercizio di bar, si presentava durante il sopralluogo in pessime condizioni. In particolare: il forno grande non era collegato alla presa elettrica né era corredato di adeguata canna fumaria per il convogliamento dei fumi. La canna fumaria, peraltro, era posizionata sopra una scaffalatura.

La cappa di aspirazione non risultava collegata all’impianto elettrico né corredata da canna fumaria, filtri e motori di aspirazione. La sua superficie, era cosparsa di polveri non adeguatamente rimosse nel tempo. Il lavello, era privo di collegamento idrico quindi il laboratorio era totalmente sprovvisto di acqua calda e fredda. Erano presenti un congelatore a pozzetto, sprovvisto di termometro per la misurazione della temperatura, due frigoriferi a colonna di cui uno spento senza nulla all’interno.

L’esercizio bar, era dotato di un unico bagno che da dichiarazione della dipendente era utilizzato per la clientela. Quanto, invece, al servizio igienico e allo spogliatoio riservato al personale in servizio, era inesistente. Il locale laboratorio, come del resto anche il retro bancone, si presentavano in pessime condizioni anche per la promiscuità di materiali vari non attinenti in alcun modo alle lavorazioni. Un impasto di farina, era adagiato su un pianale in acciaio accanto a strofinacci sporchi e il pavimento cosparso di macchie e residui alimentari. Il personale adibito alla manipolazione e preparazione degli alimenti, non era munito di idonei indumenti.

Dall’accertamento emergevano diverse carenze relative alla sanificazione ordinaria e straordinaria. Il piano di autocontrollo, Haccp, risultava assente.

Considerate le gravi carenze igieniche e non solo rilevate in pregiudizio per la sicurezza alimentare degli avventori, veniva disposta la sospensione temporanea dell’attività con la chiusura immediata dell’esercizio, che perdurerà sino alla rimozione delle cause che l’hanno determinata mediante l’adozione di specifiche azioni correttive nei 30 giorni successivi.

Per le gravi violazioni riscontrate, venivano formalizzate a carico del titolare sanzioni amministrative pecuniarie per un ammontare complessivo di circa 4.000 euro.

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