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JESI SULL’ALBERO-PALCOSCENICO SI APPENDONO LE POLEMICHE SUI COSTI

Ironia, performance di protesta e un’interpellanza del democrat Andrea Binci: troppi i 38.150 euro spesi per Jesi Natale 2018

JESI, 12 dicembre 2018 – Continua a far parlare di sé la struttura natalizia allestita in Piazza della Repubblica, struttura altrimenti detta albero – palcoscenico ma anche, dai denigratori, catafalco o mausoleo, di Lenin ovviamente.
Quest’anno la ventata di novità ha fatto riporre in soffitta il tradizionale abete e dopo le prime perplessità di alcuni e gli entusiasmi di altri, le polemiche hanno iniziato a fioccare come la neve. Tanto per rimanere in clima natalizio, appunto.
Dall’ironia sui social si è passati alla discesa in campo, anzi proprio sul palcoscenico – albero, del movimento Jesi in Comune che nella notte del 7 dicembre scorso ha inscenato, fumogeni alla mano, una singolare performance appendendo uno striscione in caratteri cirillici del nome di Lenin.
Cosa che non è passata inosservata ai Gruppi di maggioranza di Jesiamo e Jesinsieme che dal fioretto sono passati alla sciabola e hanno risposto per le rime: «Questa volta un gruppo di ragazzini è salito, in barba al divieto e alla responsabilità, sul palco natalizio in piazza, con fumogeni alla mano per esporre uno striscione utile solo a farsi un selfie. Peccato che tra gli autori del gesto vi sia un gruppo consiliare, con candidato Sindaco e consiglieri a supporto, che rappresentano Jesi in Comune. Quindi, perché non emularli? E sembrerebbe infatti che i tentativi di arrampicarsi siano aumentati. I buoni esempi arrivano sempre dai più grandi, da quelli che vorrebbero amministrare una città con i volantini, quelli pieni di polemiche perché “le regole sono le regole“».
«Dall’altra parte c’è una maggioranza – dicono ancora – che preferisce osservare la partecipazione record della prima settimana di Jesi Natale, il ricco programma di eventi che stanno per arrivare e ascoltare il pareri di tutti, commercianti in primis, coinvolti in prima linea e soddisfatti dell’inizio di questa rassegna. Alle bravate e ai selfie preferiremo sempre serietà e dialogo».
Pronta la replica di Jesi in Comune: «Chi si arrampica sui palchi, chi sugli specchi. La paura dell’ironia (ed autoironia…) e di gesti innocui compiuti a viso scoperto e col sorriso sulle labbra sono segno di qualche idiosincrasia con la libertà di pensiero. Lo humour è una facoltà a numero chiuso».

Ma è il consigliere comunale democrat, Andrea Binci, che passa decisamente all’attacco: «Non solo è brutto – sostiene in una nota – lo pseudo albero di Natale in piazza, ma costa anche il doppio rispetto a quello dell’anno scorso, così come sono raddoppiate le spese per le festività natalizie. Al riguardo abbiamo presentato un’interpellanza al prossimo Consiglio comunale».

Andrea Binci

Nella quale, appunto, si chiede ragione del perché queste spese siano lievitate in quanto «sia per l’albero di Natale (spesa 4.400 euro per progettazione e avvio), sia per le iniziative natalizie 2018 (importo complessivo di spesa 33.750 euro) sono stati spesi € 38.150 somma questa che è più del doppio di quella dell’anno scorso, smentendo la continua mancanza di risorse denunciata da questa Amministrazione comunale».

Precisando anche «che l’albero-palco di Piazza della Repubblica non è stato certo apprezzato da gran parte di cittadini jesini, raccogliendo una grande quantità di critiche.
Che quest’anno è stata introdotta la tassa di soggiorno, il cui gettito può essere speso per interventi a favore del turismo, la manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali ed ambientali, nonché i servizi pubblici locali.
Che buona parte dei 38.150 euro della tassa di soggiorno potevano quindi avere una destinazione alternativa, a maggiore sostegno delle attività culturali e turistiche».
Intanto, per la cronaca, le date per usufruire dell’albero – palcoscenico allestendo eventi e spettacoli da parte di associazioni, scuole, gruppi, sono tutte esaurite.
Una spietata concorrenza al Teatro Pergolesi. Che, infatti, gli sta dietro.
(p.n.)
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