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Jesi Teatro ragazzi, stasera “Arrivi e partenze”

In Piazza delle Monachette viene recuperato lo spettacolo sospeso a causa dell’allerta meteo

Jesi, 11 agosto 2022 – Sospeso per via dell’allerta meteo di lunedì scorso, sarà recuperato stasera, giovedì 11 agosto, alle ore 21.15 in Piazza delle Monachette, lo spettacolo di teatro d’attore, figura e oggetti dal titolo “Arrivi e partenze ovvero storie in valigia”, nell’ambito del cartellone di Jesi Estate curato dal Comune di Jesi e da Jesi Cultura.

L’evento, a ingresso gratuito, è in collaborazione con il Teatro Giovani Teatro Pirata

Accesso consentito fino a esaurimento dei 200 posti disponibili.

Si tratta di una delle produzioni storiche e iconiche diTgtp, ideato e interpretato da Gianfrancesco Mattioni che ne cura anche la regia insieme a Silvano Fiordelmondo e Diego Pasquinelli, i tre storici fondatori della compagnia. Le scene sono di Marina Montelli.

Lo spettacolo è stato portato in scena da Mattioni centinaia di volte in tutta Italia, e ha ottenuto grandi riconoscimenti, tra cui nel 2016 il Premio “Gianni Rodari per il Teatro” e nel 2022 il Premio “Gianni Battilà” della Giuria dei Ragazzi ai Teatri del Mondo, Festival internazionale del teatro ragazzi.

Dopo il suo ritiro dalle scene, l’evento di Jesi Estate darà l’occasione di vederlo tornare sul palco, magistrale interprete di un racconto divertente e poetico, sospeso tra memoria e magia.

“Arrivi e partenze. Ovvero storie in valigia” è l’omaggio di Gianfrancesco Mattioni a un mestiere scomparso, quello dei corrieri che fino agli anni Sessanta, dai piccoli paesi delle Marche, carichi di enormi valigioni prendevano il treno della notte per arrivare a Roma, in mattinata, consegnare le loro merci (uova, selvaggina, verdure, piccoli oggetti ecc.) ed essere poi di ritorno in serata

La scena è alla stazione, il treno ha un ritardo di 50 minuti.

“Poco male – dice Attilio, il corriere viaggiatore protagonista -, 50 minuti sono tanti, giusto quello che ci vuole per raccontarvi una storia”.

Nell’attesa, Attilio, l’ultimo corriere rimasto, riapre le sue valigie per raccontare le storie improbabili che vi sono racchiuse, fiabe, leggende, storie lunghe, storie brevi, comiche, tristi, terribili e gentili e che prendono vita proprio da quegli oggetti, verdure, uova, vestiti, che in quelle valigie hanno viaggiato per anni.

Il tutto accade fra un treno che parte e uno che arriva, nel magico momento dell’attesa, quando il tempo si sospende, come nelle fiabe, come nei racconti, come nei sogni, come nel teatro.

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