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Cronaca

JESI Telemedicina e Covid, il progetto del Rotary convince i medici

Telemedicina Rotary Club jesi circoscrizione san francesco

Ora sarà il Club del presidente Marco Pozzi ad accordarsi con l’azienda produttrice del software da provare su un numero di pazienti individuati

Jesi, 6 ottobre 2020 – Una pietra miliare per la medicina in Vallesina posta idealmente ieri dutante l’incontro, organizzato dal Rotary Club Jesi, in collaborazione e con il patrocinio del Comune, con i medici di medicina generale, convocati dal loro coordinatore e co-proponente del progetto, dottor Guglielmo Cherubini.

Si sono ritrovati presso la sala ex Circoscrizione San Francesco per parlare di Telemedicina, l’innovativo sistema di controllo e monitoraggio a distanza dei pazienti, alla cui diffusione proprio il Club jesino, guidato dal cardiochirurgo Marco Pozzi (nella foto in primo piano il secondo da destra) sta lavorando. Un progetto ambizioso, che potrebbe rivoluzionare l’assistenza, con  intuibili benefeci, soprattutto alla luce delle problematiche emerse con la pandemia.

Telemedicina Rotary Club jesi circoscrizione san francesco Basti pensare alle positive ricadute date dalla possibilità di seguire dal proprio studio i pazienti, senza esporsi ed esporli ai rischi di uno spostamento e introducendo un miglioramento del monitoraggio clinico, rispetto a quanto è attualmente possibile.

Nonostante le limitazioni imposte dal Covid, la sala si è riempita e diversi medici si sono dichiarati intenzionati a testare il sistema. Sarà a questo punto il Rotary, per il tramite del presidente Pozzi, a stringere i necessari accordi con l’azienda produttrice del software, che verrà dato in uso gratuito ai medici aderenti. Si comincerà a rodarne le potenzialità sui device più semplici, ma anche più immediatamente utili, quali gli apparecchi per la misurazione della pressione, della temperatura e, soprattutto, i saturimetri, fondamentali per la diagnosi dei sintomi connessi all’evolversi del Covid.

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Da principio, i medici aderenti proveranno il software su un numero limitato di pazienti appositamente individuati, per poi coinvolgerne altri: da quelli cronici agli ospiti delle strutture residenziali, già assistiti dal personale interno.

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Oltre al Comune di Jesi, che ha dato subito sostegno al progetto e in rappresentanza del quale è intervenuta l’assessora Marialuisa Quaglieri, anche lo Iom di Jesi e Vallesina ha deciso di aderire, fornendo i saturimetri a sua disposizione.

Infatti, tra i pazienti che potrebbero beneficiare di questa assistenza a distanza e in tempo reale ci saranno anche quelli oncologici. Molto importante anche il contributo della Confindustria che, tramite il presidente Pierluigi Bocchini, ha raccolto in pochissimo tempo una cifra significativa per sostenere il progetto. Soddisfatto il presidente del Rotary Club di Jesi, Marco Pozzi, che da anni si occupa della telemedicina e che ha fatto della stessa uno dei progetti più importanti del suo mandato.

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