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JESI TORRE ERAP SIMBOLO DI UN QUARTIERE MARTORIATO

L’accusa del presidente di “Jesi in Comune”, Filippo Cingolani, che è anche un residente: «Stanno annullando la vivibilità a San Giuseppe»

JESI, 19 ottobre 2018 –  «L’assordante silenzio dell’Amministrazione comunale è quello che più ci preoccupa, di fronte a un quartiere che sta collassando nessuno ormai dice più nulla», queste le parole, piene di sconforto di Filippo Cingolani, presidente di Jesi in Comune e residente nel quartiere San Giuseppe.
I lavori per la costruzione della torre Erap – appartamenti di edilizia agevolata – sono appena iniziati, lunedì scorso, e già vengono a galla i primi ma vecchi problemi.
Problemi che riguardano gli atleti della palestra Carbonari che non sanno più dove lasciare le auto e gli ospiti del centro anziani, anche loro senza possibilità di parcheggio.
Inoltre, proprio nel fine settimana, ci saranno tornei di calcetto e pallavolo regionali proprio alla palestra Carbonari e si attendono parecchie squadre che gareggeranno. Dove troveranno posto le auto e i pulmini?

Ma il problema più grande ribadisce Cingolani è che «nel giro di 50 metri avremo il centro ambiente che occuperà anche il campo Boario, la rimessa degli scuolabus prevista all’ex mattatoio e i lavori per la costruzione della torre che per anni interesseranno l’area, tutto concentrato in pochi metri».

«E questo vuol dire l’annullamento della vivibilità nel quartiere San Giuseppe, traffico e inquinamento e quello che più fa male è che sembra non interessi a nessuno, le ruspe già stanno abbattendo alberi da ieri mattina e toglieranno una risorsa verde al quartiere».

«Inoltre mi domando – continua Cingolani – quale sarà il piano delle opere compensative visto che non se ne  è parlato più. Siamo molto preoccupati e lo dico anche da residente perché non vediamo e non sentiamo l’appoggio dell’Amministrazione, non abbiamo date di fine lavori, nulla. In compenso a gennaio torneremo con la seconda edizione di Risorgipeppe per tenere ben accesi i riflettori sul quartiere martoriato di San Giuseppe».

Nel frattempo anche il coordinamento “No Torre Erap” ha fatto pervenire una lettera al sindaco Massimo Bacci, agli assessori competenti e, per conoscenza, ai Carabinieri Forestali, per chiedere un incontro chiarificatore sull’abbattimento delle piante interessate dal cantiere.

Cristina Amici Degli Elci

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