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Cronaca

JESI Ubriaco danneggia ambulanza Croce Verde e ferisce i 2 operatori

È successo ieri notte durante un intervento a Camerata Picena, prognosi di 10 e 20 giorni per il personale del mezzo partito da Jesi

JESI, 10 febbraio 2022 – Avrebbe dovuto essere un normale intervento, forse un po’ più impegnativo visto che il soggetto da prelevare era ubriaco ma, tutto sommato, in linea con i diversi e variegati che il personale della Croce Verde espleta quotidianamente.

E, invece, quello di ieri notte a Camerata Picena, si è presto tramutato in una vera e propria situazione emergenziale per l’equipaggio intervenuto, con conseguenze fisiche per gli operatori del turno – che poi sono stati costretti a farsi sostituire da altri colleghi – e danni al mezzo di trasporto.

Il bilancio, infatti, alla fine dell’intervento, è di due feriti con prognosi di 10 e 20 giorni e ambulanza che ha subito danneggiamenti di rilevante entità.

L’ambulanza in questione, in servizio di emergenza, era stata richiesta poco dopo le 21 per un 38enne falconarese che, in preda ai fumi dell’alcol, stava creando disordine e scompiglio per strada in quel di Camerata Picena.

Sul posto c’erano già le forze dell’ordine che, insieme agli operatori della Verde, hanno poi provato a imbarcare nell’ambulanza l’uomo ma i suoi modi violenti erano tali da costringere a far intervenire in supporto anche l’automedica 118 da Chiaravalle.

La situazione invece di risolversi è andata degenerando sempre di più prima che si riuscisse finalmente ad averne ragione.

Una volta caricato a bordo, infatti, si è consumata la violenta reazione da parte del 38enne e nel parapiglia è stato sradicato e lanciato un supporto che ha colpito, ferendoli, i due operatori della Croce Verde, un uomo (per lui i 10 giorni di prognosi) e una donna, per lei dopo gli inziali 10 prolunganento a 20 dopo la consulenza ortopedica.

Quando si è riusciti finalmente a partire, l’uomo è stato trasportarlo a Torrette in codice giallo.

Espletato il tutto, però, anche gli operatori del soccorso, giunti da Jesi, avevano bisogno di cure mediche tanto che sono stati costretti a sospendere il servizio, recarsi a loro volta al pronto soccorso, quindi farsi sostituire da un altro equipaggio.

Purtroppo non sempre chi va per aiutare riesce a farlo in sicurezza e a questi ragazzi va comunque dato merito di esserci, anche loro, sempre e a dispetto di tutto,

Pino Nardella

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