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Jesi “Un pellegrinaggio in Europa”: il libro di Beltrami a Palazzo della Signoria

Palazzo della Signoria

Interverranno i curatori dell’opera, Tullio Bugari Silvano Staffolani, con l’editore Alessandro Seri e le musiche di Lorenzo Cantori 

Jesi, 20 giugno 2022 Giovedì 23 alle 21.15 presso il cortile del Palazzo della Signoria (Biblioteca Planettiana), si terrà la presentazione del libro “Un pellegrinaggio in Europa” di Giacomo Costantino Beltrami.

Interverranno i curatori dell’opera, Tullio Bugari Silvano Staffolani, con l’editore Alessandro Seri e saranno accompagnati dalle musiche di Lorenzo Cantori (Duo Acefalo). Il primo ottobre 1821 Giacomo Costantino Beltrami parte da Filottrano, in “esilio volontario”, come altri tremila italiani in quei mesi di Restaurazione. Non sa dove sta andando né quando tornerà, scrive nelle sue lettere. La sua curiosità è così grande da superare la sua malinconia, e il suo vagabondare diventa una ricerca, un’osservazione attenta e competente dei luoghi che attraversa, che confronta e di cui coglie le storie, dei tempi antichi più o meno remoti, e i costumi del vivere odierno, ma anche i paesaggi e le novità, con grande sensibilità e acutezza.

Tullio Bugari

In questa stampa, curata da Tullio Bugari e Silvano Staffolani, viene riproposto, tradotto in italiano e con l’aggiunta di diverse note esplicative, il primo dei due volumi – dedicato al viaggio in Europa – che Giacomo Costantino Beltrami aveva pubblicato in inglese nel 1828 con il titolo “A pilgrimage in Europe and America leading to the discovery of the sources of the Mississippi and bloody river”.

A differenza del secondo volume – dedicato al viaggio in nord America – tuttora reperibile anche in italiano, il primo non è più stato tradotto se non con tirature limitate e non facilmente reperibili, si è tentato in questo modo di colmare tale lacuna per consentirne una nuova riscoperta.

Raccontare Beltrami non è impresa semplice, sia per la ricchezza e originalità del suo viaggio (attraversò l’Europa in 13 mesi, in carrozza, a piedi, a dorso di mulo o in barca, visitando città, descrivendone non solo la storia e le opere d’arte ma anche i costumi, i sistemi politici e la vita sociale; e poi in undici mesi il nord degli Stati Uniti allora inesplorato, scoprendo le sorgenti settentrionali del Mississippi, che portano ancora il nome da lui dato, Julia Lake, così come la regione si chiama ancora oggi Contea Beltrami), ma poi il suo viaggio proseguì ancora.

E non solo il suo viaggio è interessante ma anche la sua vita prima della partenza risulta assai ricca di avvenimenti e collegamenti (soprattutto quando fu giudice del Regno d’Italia napoleonico e partecipò alla caccia dei briganti nel Dipartimento del Musone, oppure i contatti avuti nei salotti e club letterari con personaggi quali Byron, Foscolo, Chateaubriand e altri).

Seguirlo nei suoi racconti significa rivivere insieme a lui quell’epoca di passaggio e metamorfosi tra il mondo antico e moderno, nei primi decenni dell’Ottocento, e i suoi commenti sono sempre acuti, puntuali, competenti e spesso ancora attuali.

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