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JESI VIA MARX, QUI REGNA PERMANENTE IL DEGRADO

JESI, 15 agosto 2018 – Passano gli anni, i lustri, i decenni; cambiano i vertici politici ed amministrativi della città, ufficiali e funzionari si alternano al comando dei vari organi di sicurezza cittadina; quello che non cambia è lo stato di degrado di una strada cittadina a ridosso della linea ferroviaria: via Carlo Marx.

Qui è possibile trovare di tutto, da mobili usati e abbandonati, a materassi non più utilizzabili, da tavoli in plastica danneggiati a bancali gettati sul lato della strada, da sporcizia di vario genere ad attacchi idrici o elettrici sospetti, da costruzioni in muratura, forse prive di progettazione ed autorizzazioni comunali e dunque abusive, ad occupazione di un ampio territorio di proprietà pubblica.

E non è tutto perché potrebbe accadere che coloro che hanno fatto erigere quelle strutture abitative su quel terreno o chi ha scelto quella zona come area di sosta del proprio camper o della sua roulotte opportunamente sistemata potrebbe far ricorso al diritto di usucapione e diventare proprietario del fondo.

Forse i più avranno capito di cosa stiamo parlando perché l’argomento è vecchio e più volte è stato affrontato, ma mai risolto. Anzi, a dire il vero alcuni anni or sono qualcuno tentò di fare chiarezza sulla questione, ma corse un grave rischio, quello di essere picchiato da coloro che occupano quelle casupole, che vivono nelle roulotte o nei camper. Dopo di allora, per quanto si ricordi, non si fecero più interventi.

La zona interessata dal grave fenomeno di occupazione abusiva di suolo pubblico è quella lunga strada intitolata appunto a Carlo Marx che per centinaia di metri costeggia la linea ferroviaria Ancona – Roma.

Qui è possibile vedere tutto ciò che è riportato in apertura di articolo ed anche di più. Già, perché coloro che stanno invadendo quei terreni, oltre a non tenere i alcun conto il rispetto della cosa pubblica e l’igiene, hanno creato di fronte ai vari accampamenti degli spazi sosta per autovetture anche di un certo pregio.

Concludiamo questa segnalazione facendo un appello alle autorità preposte alla legalità: per quanto tempo ancora i cittadini dovranno sopportare questi abusi e l’oltraggio ad una zona industriale frequentata anche da forestieri?

(s.b.)

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