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Cronaca

JESI VISITA DI CORTESIA DELL’AMBASCIATORE D’ISRAELE AL VESCOVO GERARDO: “SPAZIATO SU DIVERSI TEMI”

JESI, 2 novembre 2015  – Una visita di cortesia al vescovo Gerardo quella dell’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede, Zion Evrony, accompagnato dalla consorte, avvenuta nel più stretto riserbo il 29 ottobre, quindi pochi giorni fa.

Il diplomatico è arrivato insieme ad una nutrita scorta, tre auto, diversi agenti, con la polizia giunta in anticipo a presidiare la sede vescovile. Tutto nelle prime ore del pomeriggio, per un colloquio di circa un’ora.

L’ambasciatore proveniva da Loreto ed in serata era atteso ad Ancona per un incontro in sinagoga, la deviazione a Jesi per il desiderio di voler incontrare un vescovo marchigiano.

Gran parte del colloquio è stata occupata dalla figura di Papa Francesco, dal sinodo sulla famiglia e della situazione relativa ai matrimoni in Italia.

«Una persona affabile – rammenta don Gerardo – e dopo un inizio un po’ incespicante ci siamo trovati subito a nostro agio, per cui è stato un parlare piacevole. Ovviamente non avevamo un argomento specifico, quindi il discorso ha spaziato su temi vari».

Non poteva mancare, naturalmente, almeno un accenno alla situazione in Israele, con tutti i problemi connessi alla pace, alle violenze quotidiane,  al califfato.

«Ho notato che l’ambasciatore  ha tenuto a distinguere tra musulmani “radicali” e quelli “moderati”. Più o meno lo stesso discorso che facciamo noi: l’Islam non è tutto uguale. E ha specificato che gli israeliani sono sempre pronti al dialogo in ossequio al concetto due popoli/due stati. Ma è inutile ribadire che c’è tanta preoccupazione». Al colloquio era presente anche il parroco del Duomo e di San Pietro Apostolo, don Cristiano Marasca.

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