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JESI IL VOLO DELL’AQUILA SULLA PIAZZA DEL GRANDE IMPERATORE (VIDEO DELLE PROVE)

L'ingresso in piazza della statua di Costanza D'Altavilla

L’ingresso in piazza della statua di Costanza D’Altavilla

JESI, 31 AGOSTO 2016 – Piazza Federico II inondata di luci, di musica, di canti, di tecnici, di ballerini. Un via vai soltanto all’apparenza senza senso. In realtà ognuno sapeva bene cosa fare e quando farlo.

Le prove per la prima de Il volo dell’aquila, che andrà in scena domani, 1 settembre, alle ore 21.00, per l’inaugurazione del XVI Festival Pergolesi Spontini, sono state il preludio, per tutta la sera di ieri, 30 agosto, alla prova generale in programma stasera di questa nuova produzione.

Ieri è stata la quarta volta, in quanto già venerdì, domenica e lunedì scorsi in piazza si erano scaldati i motori.

E così, mentre nel cortile dell’ottocentesco palazzo Ghislieri la statua di Costanza D’Altavilla – che tanta curiosità ha suscitato in questi giorni – attendeva il suo turno, sono andati in scena la danza, con Federica Posca e Giuseppe Rainieri, il coro polifonico del Festival, la recitazione, le voci, gli strumenti elettronici.pro2

Il coro polifonico è formato da artisti del nostro territorio

Il coro polifonico è formato da artisti del nostro territorio

Una macchina teatrale che comprende anche virtuosismi circensi con acrobazie aeree e animazioni di luce e che vedrà impegnati oltre 130 artisti.

Il volo dell’Aquila è una festa in opera musicale, ideata da Franco Dragone, dedicata a Federico II di Svevia, il nostro grande imperatore che proprio in quella piazza vide i natali nell’anno domini 1194, il 26 dicembre.

Ai piedi dell’obelisco il palco, non a caso ottagonale, che richiama la forma di Castel del Monte, in Puglia, mentre la statua di Costanza D’Altavilla, alta 8 metri, in legno, cartapesta e polistirolo, è il frutto dell‘ingegnosità e della maestria del laboratorio del teatro Pergolesi.

pro4La narrazione ci porta alla nascita a Jesi dello stupor mundi e alla figura della madre, Costanza, appunto, che lo partorì in età avanzata, sotto una tenda, alla presenza di autorità civili e religiose.

L’azione scenica, musica e direzione di Fabrizio Festa, drammaturgia di Vincenzo De Vivo, regia di Giampiero Francese, propone le confessioni dell’imperatrice-madre, interprete Diletta Masini. Cantano il soprano Yuliya Poleshchuk e il controtenore Ilham Nazarov.

Il coro polifonico, diretto da Maruska Di Giannatale, è composto da 62 artisti del nostro territorio provenienti dalle corali Federico II, San Fracesco d’ Assisi, Santa Lucia, di Jesi, Gaspare Spontini, di Maiolati, Vox Nova di Fabriano.

Nei movimenti di massa sono impegnate oltre  60 persone formate da Francesco Dragone e Giuliano Peparini nel corso del work shop organizzato alla palestra Carbonari.

Il volo dell’aquila non è una rievocazione storica – dice il direttore artistico, Franco Dragone – è una festa teatrale che attraverso la memoria di uno splendido passato parla il linguaggio del nostro tempo“.

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