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LETTERE & OPINIONI Il 18 aprile 1948, una data storica da ricordare

Serve una nuova ricostruzione, un appello alle necessità di un movimento di quel tipo: la libertà, l’impegno, il rispetto delle idee e delle persone

JESI, 18 aprile 2020 – Il 18 aprile 1948 ricorre un momento decisamente importante, di svolta, soprattutto morale, per la ricostruzione dell’Italia nella fiducia e nella libertà.

In quella data si celebrarono le prime elezioni politiche libere della storia repubblicana volute fortemente dalla Democrazia Cristiana e dal suo leader Alcide De Gasperi.

La Dc ottenne la maggioranza.

Fu l’ora della verità e l’inizio di desiderio di democrazia diretta che presumeva il rispetto della libertà di opinione, la rinuncia a forme ostruzionistiche, l’affidamento alla forza della parola nel rispetto della persona e delle altrui opinioni.

Anche allora erano tempi difficili, stava prendendo il sopravvento un populismo di nuovo stampo.

Quel voto fu il baluardo di difesa della famiglia, della ricostruzione, della pace.

La politica entrò nella vita degli italiani, con l’impegno a fornire le basi di un’etica in grado di incidere sulla coscienza popolare.

A rileggere ora quella storia si intuisce come cambiò il rapporto fra politica e società, fra governanti e governati, e, soprattutto, fra comunicazione e opinione pubblica.

Oggi il modello tradizionale partitico e delle culture politiche di appartenenza è in declino ed a prendere il sopravvento è l’antipolitica che esautora di peso e significato i rappresentanti e i candidati alle elezioni che non si scelgono più per competenza e formazione, ma per abilità nel saper sfruttare le regole del marketing applicate alla politica.

Serve un ritorno al passato, a quell’esperienza.

Oggi ci vuole una nuova ricostruzione. Un appello alle necessità di un movimento di quel tipo: la libertà, l’impegno, il rispetto delle idee e delle persone.

Jesi Futura – Associazione

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