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LETTERE & OPINIONI ‘JESI IN COMUNE’: BANDO CULTURA TURISMO, TANTE COSE DA RIVEDERE

JESI, 29 novembre 2017 – Bocciata la mozione di Jesi in Comune per la risistemazione del bando per la concessione di contributi a enti o progetti culturali e/o turistici.

Il Bando Cultura/Turismo attualmente dice tutto e niente: non indica il budget disponibile o la portata massima dei singoli contributi previsti. Non indica le priorità che l’amministrazione intende sostenere e promuovere. Non prevede meccanismi di rendicontazione delle spese, nonostante dica che il contributo del Comune non può superare il 50% della spesa preventivata: e se mettessi a preventivo un milione di euro e poi non dimostrassi di averli spesi, posso comunque ottenerne 500.000 dal Comune? Non prevede, infine, alcuna commissione di valutazione dei progetti, attività della quale si occupano direttamente Butini e il dirigente del settore, non si sa in base a quali criteri. Il risultato? Nell’ultimo anno sono stati elargiti circa 30.000€, ovvero meno di un decimo del contributo del Comune in favore della sola Fondazione Pergolesi Spontini; molti di questi sono stati concessi a enti che lo percepiscono da anni, pur senza presentare progetti o iniziative particolari, mentre progetti estremamente validi e capaci di attirare grande interesse (pensiamo al Basement, a Pikkanapa, al progetto Una Rassegna Cinematografica di Agrosound) non vengono affatto sostenuti, respinti con motivazioni futili o che non dicono nulla, oppure raccolgono le briciole, siano queste spiccioli, il suolo pubblico o il patrocinio del Comune.

Che in questo – nell’affiancarsi ai privati che propongono iniziative, mettendo nient’altro che il proprio marchio – il Comune è maestro.

Ciliegina sulla torta? Mentre progetti validi che hanno richiesto un contributo attraverso il bando non vengono sostenuti, il Comune riconosce finanziamenti ad altri enti o associazioni anche al di fuori dal Bando. Ma allora, questo Bando, a cosa dovrebbe servire?

Nella mozione presentata chiedevamo, tra le altre cose: di integrare il Bando così da far emergere chiaramente le priorità che l’amministrazione intende promuovere e i risultati attesi; di pubblicizzare maggiormente il Bando, organizzando anche un’assemblea pubblica di presentazione alla quale invitare le associazioni, occasione per chiarire le linee guida adottate e per esporre i risultati degli anni precedenti; di implementare un meccanismo di rendicontazione delle spese; di integrare il Bando includendo l’eventuale assegnazione di spazi ad associazioni e/o progetti; di chiarire i criteri utilizzati per giudicare le proposte ricevute.

Proposte tutt’altro che assurde e a favore delle associazioni che dovrebbero beneficiare dei contributi del Comune.

La maggioranza probabilmente non le ha nemmeno lette. O forse le metterà in pratica nei prossimi mesi, riciclando proposte e facendole passare come soluzioni trovate dalla maggioranza prendendosi tutti i meriti e scattandosi le solite foto di rito.

Jesi in Comune

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