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LETTERE&OPINIONI BIODIGESTORE E CRITICITÀ: ASSEMBLEA PUBBLICA

Il “Comitato tutela salute e ambiente Vallesina” ha indetto un incontro con il giurista ambientale Marco Grondacci per sabato 5 ottobre all’hotel Federico II

JESI, 30 settembre 2019 – Come prevedibile (e come già visto!) si sta cercando di far tornare nel silenzio e nell’oblio la decisione, presa in piena estate dalla maggioranza jesina, di far diventare Jesi città “régia dei rifiuti, nonché pattumiera – nella migliore delle ipotesi – dell’intera provincia.
La sedicente civica maggioranza ha infatti deciso che sì, il biodigestore provinciale di Forsu sarà realizzato proprio a Jesi. Dapprima, in sede di assemblea Ata, si è detta “disponibile” e poco dopo, con pochissimi momenti pubblici di informazione e dibattito, ha deciso di dare il proprio assenso a far insediare a Jesi un mega biodigestore per raccogliere i rifiuti umidi prodotti nel nostro ambito provinciale.

Il silenzio calato sulla vicenda, sia da parte dei maggiorenti jesini favorevoli sia dei tanti giusti oppositori conclamatisi la scorsa estate, non deve trarre in inganno: la questione non è affatto chiusa! Infatti, en passant, il sindaco in uno degli ultimi Consigli ha detto che continuano le trattative con l’Ata per capire dove collocare questo benedetto/maledetto impianto. E così è apparso all’orizzonte anche quello che potrebbe essere un potenziale partner privato in questo bell’affare: parrebbe, infatti, ci siano trattative con il gruppo Maccaferri per piazzare il “pacco” nell’area dell’ex zuccherificio, ancora più vicino alla città. Altra nota dolente della questione, infatti, è proprio la privatizzazione dell’impianto, questione sempre tenuta nascosta dal Regio Sindaco fino al momento in cui l’atto non è arrivato in Consiglio comunale.

Massimo Gianangeli

Ovviamente,  tutto ciò non cambia di una virgola le motivazioni che negli scorsi mesi abbiamo sollevato contro questo assurdo progetto in piena area ex Aerca (“ex” giusto per la legge, non tanto per la situazione del territorio), da quelle di natura più squisitamente ambientale a quelle sistemiche e di sostenibilità economica. Motivazioni che Sindaco e maggioranza si sono badati bene dal controbattere nel merito, pur continuando arrogantemente a sostenere ed approvare il digestore. In aggiunta se l’ipotesi “ex Sadam” andasse in porto si aggiungerebbe anche la problematica dell’ulteriore avvicinamento alla città.
Sarebbero presenti, inoltre, non solo criticità di merito, ma anche metodo. Appaiono, infatti, tuttora irrisolte le criticità che abbiamo sollevato la scorsa estate in relazione alla piena correttezza delle procedure fin qui adottate: criticità declinate in ben tre istanze con le quali abbiamo reso pienamente edotti e responsabili i consiglieri comunali prima del voto in aula del 3 agosto scorso.
Grazie ad un nostro consulente, il giurista ambientale Marco Grondacci, abbiamo avuto modo di apprendere di ulteriori possibili criticità.
Questo insieme di criticità di natura giuridico/legale costituisce ad oggi un buon motivo per tornare sull’argomento con una assemblea pubblica che si terrà il prossimo 5 ottobre alle ore 17.30 presso l’hotel Federico II, in cui avremo gradito ospite proprio il giurista ambientale Marco Grondacci.
Invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore il futuro della nostra comunità, la tutela della propria salute e dei diritti dei cittadini a partecipare.

Perché il nostro territorio va risanato, non ancora una volta, ulteriormente inquinato.

Per il Comitato Tutela Salute Ambiente Vallesina
Il Presidente
Massimo Gianangeli
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