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LETTERE&OPINIONI JESI, MEETUP SPAZIO LIBERO: «TORRE ERAP ESEMPIO DI MANCATA TRASPARENZA, SPERPERO DI RISORSE E MALGOVERNO»

JESI, 15 febbraio 2017 – L’apertura del cantiere per la costruzione del palazzone di 7 piani in via Tessitori/ Palestra Carbonari è prevista per il prossimo mese di maggio (così dice la dirigente comunale dei Servizi Tecnici di Jesi). Ovviamente dopo le elezioni.

Prima che arrivino le ruspe, sarebbe il caso che anche questa “bella idea”, partorita dalla precedente amministrazione e in particolar modo dall’ex assessore Olivi, venga verificata e sottoposta al parere della cittadinanza, così come lo spostamento del monumento a Pergolesi.

E’ probabile che la stragrande maggioranza degli jesini ancora non sappia niente di come sia maturata questa alzata di ingegno, non ne conosce i termini e le conseguenze che ne deriveranno.
D’altro canto nessuna forza politica presente in consiglio comunale, in maggioranza o all’opposizione (e neppure il Movimento 5 Stelle), si è minimamente interessata della questione che riguarda il quartiere San Giuseppe e tutta la città.

Il MeetupSpazio libero Jesi” ha tentato, per mesi e mesi, di ottenere dal sindaco Bacci un confronto pubblico su questa vicenda e ricevere una risposta diretta; ma non solo non ha accettato il confronto con i cittadini che non la pensano come lui, ma non ha nemmeno risposto alle loro domande!

Abbiamo più volte evidenziato i difetti di questa scelta:

  1. viene realizzato un edificio con un piano interrato su un’area di interesse storico archeologico, per cui l’investimento di oltre 5 milioni di euro è a rischio;
  2. viene costruito un unico tassello del Piano Particolareggiato Campo Boario per cui ne cadono i presupposti di sostenibilità. La STU è in fase di liquidazione e non c’è la minima intenzione di realizzare un Piano, peraltro già sconfessato e considerato inopportuno dal suo progettista nel 2012;
  3. da subito viene mangiato un pezzo di parco, per far fronte, ma in modo largamente insufficiente, ai problemi di sosta e viabilità che creerà il nuovo insediamento;  problemi  che qualcuno potrà poi pensare di risolvere distruggendo completamente  il parco;
  4. non viene valutata la sostenibilità sociale dell’insediamento; da tempo si evidenzia da più parti che il quartiere è saturo e costituito da sole  “case popolari”;
  5. non si è considerata l’alternativa possibile di fare edilizia sociale utilizzando i tanti appartamenti vuoti in città o intervenendo su contenitori in disuso, con consumo zero di suolo.

Dopo ripetuti comunicati, nello scorso mese di novembre abbiamo inoltrato una diffida sia  alla dirigente comunale dei Servizi Tecnici del Comune di Jesi che al Dirigente Regionale per l’Edilizia. Si intendeva ottenere una loro risposta sulle anomalie, tutte a favore dell’Erap, riscontrate in merito a  diversi aspetti del procedimento.

Ebbene, le risposte dei dirigenti sono arrivate: confortano i nostri dubbi e ci spingono a rivolgere un apposito esposto all’autorità giudiziaria. Li ringraziamo anche perché ci hanno fornito informazioni ed atti che non erano compresi nel fascicolo del procedimento, e che non sono stati consegnati in sede di accesso agli atti. A conferma del fatto che la trasparenza per questa amministrazione si è rivelata un optional.

In conclusione riteniamo di poter dire che la vendita del terreno a fini edificatori  e l’intera operazione “palazzone Erap” era finalizzata in un primo momento (anno 2005) a finanziare l’avvio della STU (Società di Trasformazione Urbana) “Campo Boario” e successivamente (2010) a nasconderne il fallimento ed i debiti.

Riteniamo perciò importante continuare a seguire gli sviluppi della vicenda, con azioni informative per far conoscere ai cittadini, nel dettaglio, l’intera vicenda ed assumere le iniziative più idonee a impedire l’apertura del cantiere.

Meetup Spazio Libero – Jesi –



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