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Maiolati Spontini

LETTERE&OPINIONI M5S: “CIS, L’OPERAZIONE È ANDATA BENE MA IL PAZIENTE È MORTO… DI SPECIOSITÀ!”

MAIOLATI, 3 aprile 2017 –  “… Si richiama ancora una volta l’attenzione sulla circostanza che, essendo il dividendo della Sogenus spa un provento ESSENZIALE per l’equilibrio del bilancio di CIS, la previsione di una sua riduzione rende necessaria una politica di perseguimento del pareggio in tutti i servizi offerti, in linea, si ribadisce, con gli obiettivi di finanza pubblica propri degli enti locali soci. …” (27 giugno 2012 – Dalla Relazione del Collegio dei Revisori del Conto all’Assemblea dei Sindaci del CIS in occasione dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2011).

“ … si profilano potenziali criticità, già in passato portate all’attenzione dei soci, connesse con una riduzione dei dividendi che la partecipata [ndr. Sogenus Spa] storicamente eroga, consentendo a CIS Srl il mantenimento di risultati economici soddisfacenti, e comunque tali da coprire le PERDITE operative che interessano vari settori di attività [ndr. di Cis Srl] …” (27 giugno 2012 – Dalla Relazione del Collegio dei Revisori del Conto all’Assemblea dei Sindaci del CIS in occasione dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2011).

“… Si richiama ancora una volta l’attenzione sulla circostanza che, essendo il dividendo della Sogenus spa un provento ESSENZIALE per l’equilibrio del bilancio di CIS, la previsione di una sua riduzione rende necessaria una politica di perseguimento del pareggio in tutti i servizi offerti, in linea, si ribadisce, con gli obiettivi di finanza pubblica propri degli enti locali soci. …” (18 giugno 2013 – Dalla Relazione del Collegio dei Revisori del Conto all’Assemblea dei Sindaci del CIS in occasione dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2012).

“… Va sottolineato l’impatto strategico dei risultati della gestione di questa partecipata (ndr. Sogenus Spa) sul mantenimento degli attuali equilibri di bilancio di CIS e, indirettamente, dei suoi soci. Dopo che è cessata la gestione diretta delle reti gas e acqua, gli utili di CIS ed i dividendi conseguentemente distribuiti sono dipesi pressoché ESCLUSIVAMENTE dai risultati di Sogenus; per questo è doveroso insistere sul corretto esercizio della governance della partecipata e su un costante e diretto monitoraggio della sua capacità di produrre utili, che, qualora venisse meno, COMPORTEREBBE PESANTI PERDITE di bilancio per CIS e conseguenti PESANTISSIMI AGGRAVI sui bilanci dei Comuni soci di CIS che, per mantenere l’attuale standard di servizi ricevuti, dovrebbero erogare prezzi decisamente più elevati. …” (18 giugno 2013 – Dalla Relazione del Collegio dei Revisori del Conto all’Assemblea dei Sindaci del CIS in occasione dell’approvazione del Bilancio consuntivo 2012).

Sono “argomentazioni speciose” anche queste dei Revisori contabili di CIS di alcuni anni fa, Dott. Sergio Moretti, Dott. Luca Collina, Dott. Massimo Boria e Dott.ssa Marta Mosconi?!

Definire “speciose” le forti preoccupazioni per anni riportate nelle Relazioni del Collegio dei Revisori dei Conti e rimaste inascoltate, e che oggi con la bocciatura dell’ampliamento della discarica rischiano di concretizzarsi, significa nascondere la realtà all’intera comunità.

CIS dice che per il 2017 ci sono “ragionevoli motivi per prevedere un risultato non negativo. Ce lo auguriamo tutti, ma di presupposti che facciano ben sperare non vi è traccia. Da anni amministratori Cis e sindaci dei Comuni soci, in perfetto politichese, sfornano proclami e buone intenzioni finalizzate a rivitalizzare la partecipata, per tornare ad essere il principale attore di un tempo: belle parole troppo spesso ripetute negli anni, ma vuote e prive di concretezza e di riscontri.

Tutti noi auspichiamo un futuro per il CIS, ma non crediamo si possa costruire un futuro negando e nascondendo la dura realtà presente, realtà con molte incertezze per la quale grosse responsabilità hanno avuto le politiche del PD degli ultimi 15 anni.

Ma veniamo a fatti e atti concreti, che danno un’idea generale della reale situazione di CIS. Dai Bilanci consuntivi 2014-2013-2012, si riscontrano perdite di esercizio nella gestione di diversi servizi che CIS eroga ai Comuni soci, tra cui la gravosa onerosità derivante dalla gestione della piscina, per -154.085 € nel 2014 (questo costo con il nuovo impianto è diventato -248.000 €), -121.406 € nel 2013 e -616.462 € nel 2012, a cui si sommano le perdite per la gestione del servizio di Igiene Ambientale, per -91.437 € nel 2014, -151.672 € nel 2013 e -180.157 € nel 2012, più altri -64.027 € nel 2014, -48.595 € nel 2013 e -65.920 € nel 2012 per la gestione del servizio di valorizzazione territoriale, più -22.021 € nel 2014, -35.467 € nel 2013 e -37.432 € nel 2012 per il sistema informatico territoriale e ancora in perdita per -24.158 € nel 2014, -25.189 € nel 2013 e -28.173 € nel 2012 la gestione della banda larga, per un risultato operativo ampiamente negativo sui “Valori comuni generali” di  –664.477 € nel 2014, -1.721.736 € nel 2013, -744.523 € nel 2012 e -808.419 € nel 2011!

Piermattei ci dice che, a copertura del Bilancio consuntivo 2016, CIS utilizzerà dividendi Sogenus per circa 240.000 euro. E’ certo il Presidente di Cis che anche il bilancio consuntivo del 2017 avrà a disposizione proventi simili per chiudere in pareggio? E’ vero, gli utili Sogenus non costituiscono più l’entrata principale di CIS, come era in passato, ma rimangono pur sempre una posta essenziale per continuare ad erogare servizi, per cui ritornano attuali le raccomandazioni “speciose” dei Revisori del Conto di qualche anno fa, che il M5S di Maiolati ha avuto “il torto” di far conoscere ai cittadini.

Ci sarebbe inoltre da raccontare la “telenovela” dei rapporti tra CIS ed ET (la partecipata di CIS che si occupa della distribuzione del gas, in cui CIS ha una partecipazione del 60% e il socio privato Tecniconsul il 40%), anche questi mai risolti nel corso degli anni, con esposti alla Procura della Corte dei Conti. Ma questa è un’altra storia e sarà oggetto di una nostra prossima riflessione. In questa sede ci limitiamo a esporre una breve sintesi delle burrascose vicende contabili:

1) A dicembre del 2011 l’ing. Veneziani (Tecniconsul) invia una lettera ai sindaci CIS, definendo inconcludente il CdA di CIS, e accusando il CIS di sperperare denaro pubblico con consulenze esterne, pur avendo a disposizione 30 dipendenti, mentre ET svolge la sua attività con soli 5 dipendenti; poi, rincara la dose dicendo che nel bilancio 2010 di CIS sono stanziati oltre 2 milioni di euro per le consulenze esterne.

2) A gennaio 2012 Veneziani fa un esposto alla Procura Generale della Corte dei Conti in ordine ai comportamenti contabili di CIS, in cui definisce “irresponsabile” il CdA CIS, insieme a tutti i sindaci CIS; inoltre accusa il CIS che, tramite il suo presidente, si oppone da almeno 5 anni alla distribuzione degli utili accantonati.

3) Nel febbraio 2012, la ragioniera capo di CIS Srl fa una relazione ai sindaci CIS ed all’Organo di revisione in cui controbatte alle accuse dell’esposto di Veneziani, concordando perfettamente con quanto indicato da sempre dall’Organo di revisione.

4) A maggio 2012, c’è il salto del gambero del presidente, che causa le dimissioni dell’avvocato Marcucci, il quale viene a conoscenza di fatti e circostanze che gli erano stati tenuti nascosti e che mutano il percorso legale fino ad allora tracciato; un percorso, a detta dello stesso, divenuto di “anomala e atipica” matrice, fonte di personali forti perplessità e riserve, che gli impone una formale e dissociata presa di posizione; nel prosieguo, Marcucci, in relazione alla bozza di accordo di modifica del contratto di cessione del ramo di azienda, esprime parere contrario ad ogni sua adozione, evidenziando come l’accordo sia addirittura peggiorativo rispetto ai precedenti predisposti da ET e sempre disattesi perché ritenuti irricevibili da CIS.

5) Dopo Marcucci, si dimette anche l’avvocato Lucchetti, ribadendo nella lettera di dimissioni il suo più fermo e sentito dissenso rispetto al mutato percorso legale intrapreso da CIS tramite il suo presidente; anche Lucchetti ribadisce che l’accordo presenta clausole diametralmente opposte rispetto agli obiettivi di salvaguardia di CIS e delle amministrazioni comunale socie; Lucchetti si congeda ritenendo le scelte operate da CIS non conformi al ruolo della società quale soggetto responsabile e garante della corretta applicazione del D.Lgs. n. 164/2000.

6) Anche i successivi pareri dell’avvocato Giuri non si discostano da quanto indicato dai legali precedenti, tuttavia viene trovato un accordo per quanto riguarda la proprietà delle condotte e dei beni costruiti dal 2011, riconosciuta ad ET, non in forza di leggi, ma perché “questo è quanto succede un po’ dappertutto”. Appare del tutto illogico un così repentino mutamento di posizione nei confronti delle pretese del socio privato, non supportate da precisi riferimenti normativi.

7) Ad oggi i problemi “esistenziali” all’interno di ET tra il socio pubblico (CIS) e quello privato (Tecniconsul) risultano irrisolti, tant’è vero che il Presidente CIS Piermattei afferma  testualmente che la questione E.T. presenta problemi rilevanti e importanti e “… inoltre in questa annualità ET s.r.l. mostra una resistenza a pagare il canone stabilito per contratto [ndr. circa 800.000 €], evidenziandone la incongruità, allo stato attuale delle cose, e facendo riferimento ad impegni assunti dal precedente CdA circa una rimodulazione al ribasso dello stesso”. Prosegue Piermattei “… sulla base anche delle indicazioni dell’Avv. Giuri, si pensava di poter accordare una eventuale revisione del canone che ET chiede di ridimensionare in maniera consistente, ma a condizione che intanto ET proceda al pagamento per intero del canone dovuto per il 2016 [ndr. ET moroso nei confronti di CIS?!], salvo conguagli successivi in fase di accordo”. E termina: “… parlerà anche con il Presidente di ET sig. Grizi per ottenere il pagamento del canone 2016 e chiede l’autorizzazione, in caso di inadempienza, a procedere come da Codice Civile [ndr. Altre denunce o esposti?!]”.

M5S Maiolati Spontini

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