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MARCHE “Una comunità in movimento”, attività sportive nelle carceri

Progetto che va avanti da un quinquennio non solo per un buono stato di salute ma anche per la convivenza all’interno dell’istituto penitenziario

E’ arrivato al quinto anno di attività il progetto “Una comunità in movimento” che l’Unione Sportiva Acli provinciale di Ascoli Piceno realizza nelle strutture carcerarie marchigiane, proponendo attività sportive di vario genere.


Si tratta di una iniziativa ormai consolidata nel tempo e di cui sono noti i benefici, non solo per un buono stato di salute, ma anche per la convivenza all’interno dell’istituto penitenziario, contribuendo, ad esempio, ad abbassare i livelli di tensioni e di conflitti. Le attività proposte, d’altronde, sono pensate e organizzate in modo da essere strumento educativo e un mezzo attraverso il quale lavorare sulle relazioni, sulle regole, sui valori come la legalità, sul significato della sconfitta e della vittoria e sulla gestione delle frustrazioni

«L’iniziativa parte da un protocollo d’intesa – dice il capo progetto Giulio Lucidi – segretario provinciale – che lUsacli nazionale ha stipulato con il Dipartimento degli affari penitenziari del Ministero della giustizia. Protocollo di intesa che ha permesso varie attività nelle carceri marchigiane sin dal 2017. Il progetto è partito nella casa circondariale di Ascoli, e poi si è allargato a quella di Fossombrone e anche a quella di Fermo».

«Le attività che sono state realizzate in questi anni sono di vario genere in particolare il calcio, il calcio a cinque, gli elementi di base dell’atletica leggera, attività motoria, calcio balilla, ginnastica con metodo yoga olistico finalizzata alla salute e al fitness, attività cinofila, tennis tavolo, la ginnastica posturale e allenamenti di carattere funzionale».

Si tratta dunque di una esperienza positiva che anche nel 2020 e 2021, periodi caratterizzati dalle limitazioni per il contenimento della pandemia del Covid19, è riuscita a offrire opportunità di praticare attività sportiva in maniera continuativa come dimostrano le 98 ore svolte nel 2021 a Fossombrone, le 32 realizzate sempre nel 2021 a Fermo e le 140 di Ascoli Piceno.

Vale la pena di sottolineare che si tratta di un importante progetto di rete che ha avuto il sostegno della Fondazione nazionale delle comunicazioni, della Chiesa Valdese fondi 8 per mille, della Regione Marche, del Comune di Ascoli Piceno, dell’Ambito sociale territoriale XXII.


Oltre all’organizzazione di attività sportive è stato messo a disposizione materiale per lo svolgimento delle iniziative.

Un bel gesto di solidarietà è stato compiuto dal Torino e dal Napoli, due sodalizi del massimo campionato calcistico italiano, che hanno messo a disposizione dei detenuti palloni e magliette autografati dai propri calciatori.

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