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MOIE “Bookbox”, libri e riviste nelle sale d’attesa degli studi medici

La Fornace e Grusol: parte da gennaio il progetto, luoghi aderenti pure farmacie, saloni di parrucchieri, centri estetici e negozi anche di Castelbellino e Castelplanio

MOIE, 20 dicembre 2021 – Da gennaio studi medici, farmacie ma anche centri estetici e negozi del territorio diventeranno mini biblioteche, con libri da sfogliare o prendere, senza doverli restituire, che vengono rinnovati mese per mese.

A fare da bibliotecari saranno ragazzi e ragazze con disabilità, con il supporto di educatori e volontari. È il progetto Bookbox, al quale hanno aderito la biblioteca La Fornace e il Gruppo Solidarietà, Grusol, ambedue operanti nella struttura del centro culturaleeFFeMMe23 di Moie.

Si tratta della prima esperienza nelle Marche di un progetto nato in Toscana e realizzato finora in una decina di città italiane. L’idea è quella di installare una piccola biblioteca nelle sale d’attesa di luoghi frequentati da bambini e adulti

Il sindaco Tiziano Consoli sottolinea come sia «una novità significativa per il nostro territorio, un’occasione preziosa di sinergia fra le due biblioteche in un progetto di inclusione capace di offrire un servizio alla comunità. Voglio ringraziare, a nome di tutta l’Amministrazione comunale, coloro che aderiscono all’iniziativa e che ospiteranno un Bookbox nei loro spazi, attivando così processi di crescita culturale e sociale». 

A rendere possibile l’iniziativa sarà uno staff composto da nove persone tra il personale delle due biblioteche, La Fornace e quella del Gruppo Solidarietà, volontari e disabili con i loro accompagnatori.

Finora hanno aderito 15 strutture tra pediatri, studi medici, farmacie, saloni di parrucchieri, centri estetici e negozi di Moie, Castelbellino e Castelplanio. Luoghi dove saranno collocate le scatole che contengono dai 25 ai 30 libri, tutti inventariati, timbrati, posti nelle scatole e consegnati dai giovani coinvolti nel progetto. 

«Attualmente cerchiamo volontari in grado di aiutarci – spiega la bibliotecaria Stefania Romagnoli – e libri in dono da inventariare. I libri devono essere in buono stato, non enciclopedie né testi scolastici. Per i ragazzi e le ragazze con disabilità, già utenti o volontari delle due biblioteche, sarà un impegno quotidiano. Supportati dai loro educatori e dai volontari, inventariano libri giunti in dono alla biblioteca La Fornace, li portano una volta al mese, in scatole realizzate appositamente, nelle sale di attesa di luoghi deputati al settore sanitario o sociale. Insomma, la cura, l’aggiornamento periodico e la distribuzione dei volumi e delle riviste è affidata a loro». 

Ogni luogo aderente avrà in dotazione una scatola di plastica trasparente di 40 centimetri per 40. Ogni mese i libri verranno sostituiti da altri nuovi, in ogni libro ci saranno brochure che riportano le attività della biblioteca e del Gruppo solidarietà.

La consegna delle scatole con la prima dotazione di libri avverrà dal mese di gennaio. Ogni mese, quindi, i volontari faranno il giro delle sedi per riempire le scatole svuotate. I libri possono essere presi e portati a casa senza nessun obbligo di restituzione.

Dice Gessica, una delle ragazze coinvolte nel progetto: «Mi piace tanto catalogare i libri perché mi piace leggere. Sono anche una scrittrice e ho già scritto il mio primo libro. Ora sto scrivendo il secondo insieme a una mia amica. Questo progetto, che mi fa avere cura dei volumi da mettere a disposizione degli altri, mi fa sentire bene».

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